Comunità energetiche, un Ddl anche in Veneto

Il disegno di legge. Previsto uno stanziamento di 550.000 euro.

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Arriva anche in Veneto un disegno di legge per promuovere le comunità energetiche e i gruppi di autoconsumatori da fonti rinnovabili, un provvedimento, quello veneto, che prevede uno stanziamento di 550.000 euro.

L’obiettivo, spiega la giunta regionale nel documento, allegato in basso, è superare l’utilizzo delle fonti fossili per favorire la produzione e lo scambio di energie da fonti rinnovabili.

Secondo il disegno di legge, le comunità energetiche:

a) condividono la generazione e il consumo di energia tra i propri membri;
b) possono partecipare alla distribuzione, alla fornitura, al consumo, all’aggregazione, allo stoccaggio dell’energia, ai servizi di efficienza energetica, o fornire altri servizi energetici ai suoi membri o soci, con l’obiettivo principale di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri o alle aree locali in cui opera;
c) possono stipulare convenzioni con l’Arera, al fine di ottimizzare la gestione e l’utilizzo delle reti di energia e l’accesso non discriminatorio ai mercati dell’energia

Potranno aderire a queste configurazioni soggetti pubblici e privati con partecipazione “libera e volontaria”. La quota di energia prodotta e destinata all’autoconsumo dovrà essere almeno al 60% del totale.

Un tavolo operativo per le comunità energetiche

La giunta regionale –  si spiega – ha poi istituito un tavolo tecnico permanente per la riduzione dei consumi energetici coinvolgendo il territorio ed i principali portatori di interessi di settore, tra cui i distributori di energia, le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale, l’Associazione nazionale comuni d’Italia (ANCI), le associazioni di protezione ambientale al fine di:

a) facilitare la diffusione delle comunità energetiche e degli autoconsumatori di energia da fonte rinnovabile sul territorio e garantirne lo sviluppo coordinato sul  in linea a quanto previsto nella pianificazione regionale di settore, anche attraverso attività di formazione e di sensibilizzazione della popolazione;
b) monitorare le attività e i fabbisogni del territorio al fine di garantire la diffusione delle comunità energetiche e degli autoconsumatori di energia rinnovabile;
c) diffondere le attività e le buone pratiche sviluppate sul territorio regionale, evidenziando i dati sulla quota di energia autoconsumata, sulla quota di utilizzo di energie rinnovabili e sulla riduzione dei consumi energetici.

L’iter normativo

L’iter del disegno di legge proseguirà ora con il passaggio in Terza Commissione consiliare per arrivare poi alla discussione in aula” ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico e all’energia, Roberto Marcato.

Il ddl (qui il pdf):

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