Come le imprese vogliono tagliare le bollette energetiche? Un’indagine di Centrica

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Centrica Business Solutions ha raccolto e messo a sistema i pareri di 500 aziende internazionali per capire come si pongono le imprese rispetto alla sfida di tagliare i consumi di energia e ridurre le proprie emissioni.

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L’aumento dei costi energetici ha posto davanti alle aziende un nuovo obiettivo: gestire la spesa legata ai consumi senza perdere di vista la loro decarbonizzazione.

Un’indagine di Centrica Business Solutions (link in basso) ha raccolto e messo a sistema i pareri di 500 aziende provenienti da tutto il mondo e operanti in 7 differenti settori, per capire come si pongono le imprese rispetto a questo obiettivo.

I risultati

Per il 46% delle aziende i costi sono più importanti della sostenibilità. Il 42% degli intervistati afferma inoltre di preferire i guadagni a lungo termine rispetto a ritorni rapidi e strategie a basso rischio.

Secondo l’analisi di Centrica, quindi, le decisioni sugli investimenti per miglioramenti energetici saranno basate sulla capacità di quest’ultimi di favorire la riduzione e la prevedibilità dei costi. In questo senso sarà fondamentale ottenere dati energetici accurati.

Nonostante però la riduzione dei costi e la sostenibilità non siano obiettivi che si escludono a vicenda, solo il 37% degli intervistati si sta impegnando per aumentare l’efficienza energetica dei propri processi.

Ma le imprese che tralasceranno gli investimenti sostenibili – si spiega nel report –  rischiano di subire pressioni crescenti da parte di vari gruppi di stakeholder, compresi i clienti finali e gli investitori. Il 52% delle imprese intervistate dichiara infatti che i propri azionisti sempre più favorevoli all’investimento nelle fonti rinnovabili.

Le misure per l’efficientamento energetico più adottate

Tra le tecnologie per l’efficientamento energetico più adottate dalle imprese che hanno scelto la via della sostenibilità energetica, ci sono:

  • fotovoltaico (40%)
  • pompe di calore – terra, acqua o aria (36%)
  • unità di accumulo a batteria (35%)

L’interesse per l’idrogeno

Dai risultati del report emerge inoltre un certo interesse per l’idrogeno.

In particolare, quasi un intervistato su dieci (8%) ha dichiarato di aver già installato un impianto di cogenerazione hydrogen-ready, mentre sette su dieci (69%) stanno valutando, sperimentando o hanno in programma di implementare questa tecnologia.

Quest’ultimo dato sale al 73% per l’Italia, che si attesta come Paese (insieme a UK) in cui la cogenerazione a idrogeno sembra destinata a diffondersi più velocemente.

I dati emersi suggeriscono inoltre che i vantaggi in termini di costi e di risparmio di emissioni associati a questa tecnologia sono considerati interessanti da parte di molte aziende.

Il principale fattore che spinge a investire nell’idrogeno è il costo. Un terzo (33%) delle aziende ritiene che l’idrogeno possa avere un costo più basso da inserire nei propri piani rispetto ai combustibili alternativi.

Le informazioni sulla ricerca:

I dati della ricerca si basano sulle indagini condotte da Centrica Business Solutions a dicembre 2022 e gennaio 2023. Il panel delle 500 aziende intervistate opera nei settori del food & beverage, sanità, ospitalità viaggi e turismo, farmaceutico, manifatturiero, industria pesante e orticoltura.

L’indagine ha coinvolto 5 Paesi nel mondo: UK (24%), Irlanda (16%), Paesi Bassi (20%), Italia (20%) e Ungheria (20%).

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