Cambiamenti climatici e crisi ambientali: processi e sistemi complessi spiegati a tutti

Il libro del prof. Federico Butera spiega e chiarisce le interconnessioni sui limiti e i processi planetari in atto forma divulgativa. "Affrontare la complessità. Per governare la transizione ecologica” (Edizioni Ambiente), e parte della collana dei Kyoto Book, è uno strumento utile per chi voglia comprendere la crisi del sistema Terra oltre i facili slogan.

ADV
image_pdfimage_print

Siamo in grado di capire cosa sono i cambiamenti climatici e le crisi ambientali che stiamo vivendo? E siamo soprattutto in grado di collegare le varie parti del sistema Terra per capirne i processi e le infleunze reciproche?

Dobbiamo ammettere che la nostra classe dirigente, la stampa, gli insegnanti e gli imprenditori sono a digiuno di alcuni questi fondamentali. Va detto però che il tema è complesso, e spesso la complessità è ritenuta poco sexy e mediatica e anche parecchio faticosa.

E allora, senza essere complicata, ci viene in soccorso la trattazione dell’ultimo libro del professore Federico M. Butera che riesce ad esporre proprio questa complessità. Da qui il titolo del volume, “Affrontare la complessità. Per governare la transizione ecologica” (Edizioni Ambiente) e parte della collana dei Kyoto Book.

Federico Butera è professore emerito del Politecnico di Milano, con quarant’anni di esperienza nell’attività di ricerca e divulgazione scientifica e progettazione nel settore dell’uso razionale dell’energia e delle rinnovabili nell’ambiente costruito.

Definiti i limiti planetari, fattori ignorati in primis dai nostri economisti, Butera ne identifica i processi e come molti si combinino tra loro, peggiorando, stringendo e alterando gli stessi limiti. Ne tratta principalmente sei:

  1. il cambiamento climatico
  2. l’acidificazione degli oceani
  3. la riduzione della fascia di ozono
  4. la modifica del ciclo biogechimico dell’azoto e del fosforo
  5. l’utilizzo globale di acqua dolce
  6. i cambiamenti nell’uso dei suoli

A questi si aggiungono poi:

  • la diffusione di aerosol atmosferici
  • l’inquinamento chimico (metalli pesanti, radioattività, plastiche, pesticidi, ecc.)

Tutti questi processi sono alla fine la causa della perdita di integrità della biosfera o, per meglio dire, della distruzione della biodiversità e il passaggio verso le estinzioni.

Ma i processi ambientali non sono avulsi dalla vita umana: vengono così chiarite le relazioni con i sistemi socio-economici, politici, e le possibili destabilizzazioni della convivenza e delle economie.

Un libro, che benché tratti appunto di sistemi molto complessi, può diventare uno strumento di conoscenza per chi voglia veramente comprendere l’evoluzione delle nostre società non separandole più dagli ecosistemi. Per questo, come ha spiegato lo stesso autore, è un libro rivolto soprattutto agli studenti.

Un viaggio di oltre 300 pagine che, scrive Butera, porta a due conclusioni importanti legate proprio a quelle intricate interconnesioni.

La prima è che l’enfasi sul solo cambiamento climatico come origine di tutti i mali e come solo problema da risolvere per l’attuale situazione è sbagliata, perché nasconde mali non meno gravi. Sostituire con il solare e l’eolico, petrolio o  carbone, il biogas al metano, la plastica biodegradabile a quella fatta con il petrolio, sebbene sia indispensabile, non ci farà comunque tornare in armonia con l’ambiente. Potremo solo rallentare il baratro.

La seconda conclusione è che a generare lo scontro uomo-natura è stato l’attuale modello economico e culturale: il capitalismo e la sua estremizzazione da ricercare nel neoliberalismo. Solo trasformandolo radicalmente potremmo, scrive Butera, ripristinare quella capacità di convivenza che ha caratterizzato, sia pure con difficoltà e contraddizioni, i secoli e i millenni passati, non lasciando le ceneri a chi verrà dopo di noi.

Come fare? Le ricette non sono semplici, ma è necessario prima di tutto diffondere la conoscenza e l’istruzione, soprattutto tra i giovani, e rafforzare la ricerca scientifica e tecnologica. Poi tanto dipenderà dalla diffusione di nostri comportamenti virtuosi ed etici, coerenti con un nuovo patto che vogliamo stringere con la natura.

Diciamolo chiaramente, tutto ciò richiede un impegno senza precedenti, mentre la vecchia mentalità continua a remare forte in senso contrario.

Ma intanto questo libro ci fornisce, in modo corretto e divulgativo, almeno quelle conoscenze che ci servono per intraprendere consapevolmente questo complicatissimo viaggio.

ADV
×