Burden sharing, le statistiche Gse sulle rinnovabili nelle regioni italiane

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Il rapporto.

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Nella maggior parte delle regioni e province autonome italiane, la quota dei consumi energetici coperta da rinnovabili risultava, già nel 2018, superiore al target assegnato per il 2020.
Il dato emerge dal nuovo rapporto Gse, Fonti rinnovabili in Italia e nelle regioni, che presenta i dati ufficiali sui consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili e complessivi, rilevati in Italia, nelle regioni e nelle province autonome tra il 2012 e il 2018.
Anche quest’anno la quota più elevata è raggiunta dalla Valle d’Aosta, che copre con le rinnovabili l’83% dei propri consumi energetici, seguita dalla Provincia di Bolzano (63%), dalla Basilicata (48%) e dalla Provincia di Trento (43%).
In termini assoluti in Lombardia, la regione più popolosa del Paese, si rileva il dato più alto sia di consumi da fonti rinnovabili sia di consumi energetici complessivi.
La flessione della quota FER rilevata nel 2018 a livello nazionale (17,8% rispetto al 18,3% del 2017) si riflette sulla maggior parte delle regioni. In diversi casi, tale dinamica è il risultato dell’effetto di due trend opposti: da un lato, la contrazione degli impieghi di FER, legata principalmente alla riduzione degli impieghi di biomassa solida per riscaldamento (il 2018 è stato un anno mediamente meno freddo del precedente) e alla minore produzione da pannelli solari fotovoltaici (principalmente per peggiori condizioni di irraggiamento); dall’altro, l’aumento dei consumi energetici complessivi, che ha riguardato principalmente i prodotti petroliferi.
Il rapporto (qui il pdf):
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