Bonus colonnine elettriche, pubblicato l’elenco dei beneficiari

Online sul sito del Mimit la lista degli assegnatari del contributo che copre fino all'80% dei costi per l'installazione di colonnine e wall box per la ricarica di veicoli elettrici.

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Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha pubblicato il decreto direttoriale del 9 dicembre (link in basso) con la lista degli ammessi al contributo assegnato in relazione alle spese per l’acquisto e la posa in opera delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, effettuate nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 22 novembre 2024.

Gli interessati (11.485 in tutto) potranno verificare la propria posizione consultando l’allegato A del decreto (link in basso), facendo riferimento all’ID della domanda. Il contributo erogato ad ogni richiedente è pari a quanto riportato nella colonna “Contributo Concesso” dell’Allegato A. L’importo sarà accreditato, in un’unica soluzione, sul conto corrente dichiarato nella domanda di richiesta.

Il bonus è stato introdotto dal Dpcm 4 agosto 2022 (Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 – Riconoscimento degli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti) e consiste in un contributo, nei confronti di persone fisiche o condomini, per l’acquisto e posa di infrastrutture per la ricarica, di potenza standard, dei veicoli alimentati ad energia elettrica (ad esempio colonnine o wall box).

Ricordiamo che il limite massimo del contributo, pari all’80% del prezzo di acquisto e posa, è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.

La misura è gestita da Invitalia, che svolge controlli a campione sulle richieste di contributo, disposti dal Mimit, verificando la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti richiedenti.

I contributi concessi possono essere revocati se, in seguito ai controlli successivi alla loro erogazione, viene riscontrata la falsità delle dichiarazioni rilasciate dai richiedenti o l’irregolarità della documentazione prodotta nel corso del procedimento amministrativo.

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