Biden vieta trivellazioni offshore negli oceani Usa in vista del mandato di Trump

Il divieto riguarda 2,5 milioni di kmq di oceano. Le società petrolifere esortano il Congresso a revocare la decisione, che potrebbe diventare una patata bollente per Trump.

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Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha vietato lo sviluppo di nuove attività petrolifere e di gas offshore lungo gran parte delle coste americane.

È però una decisione prevalentemente simbolica, poiché non inciderà sulle aree dove lo sviluppo di nuovi giacimenti è già in corso. L’atto presidenziale di Biden, infatti, riguarda principalmente zone in cui le trivellazioni non hanno attualmente prospettive importanti.

Rimane comunque rilevante il segnale pro-clima fornito da una decisione che Donald Trump, non potrà annullare direttamente e che potrebbe costituire per il presidente eletto un’inaspettata patata bollente politica.

I dettagli della decisione

La Casa Bianca ha comunicato che Biden si è avvalso dell’autorità conferitagli dalla legge Outer Continental Shelf Lands, risalente a 70 anni fa, per proteggere tutte le acque federali al largo delle coste orientali e occidentali, del Golfo del Messico orientale e di porzioni del Mare di Bering settentrionale in Alaska.

Il divieto non ha scadenza e interesserà 253 milioni di ettari, pari a oltre 2,5 milioni di chilometri quadrati di oceano. La decisione riflette l’obiettivo dell’amministrazione Biden di combattere il cambiamento climatico e tutelare ambientalmente il 30% delle terre e delle acque degli Stati Uniti entro il 2030.

“La mia decisione riflette ciò che le comunità costiere, le imprese e i frequentatori delle spiagge sanno da tempo: le trivellazioni al largo di queste coste potrebbero causare danni irreversibili a luoghi a noi cari e non sono necessarie per soddisfare il fabbisogno energetico della nostra nazione. Non vale la pena correre rischi”, ha dichiarato Biden in un comunicato.

Durante il suo mandato, Biden ha anche limitato il leasing di petrolio e gas nelle terre e in altre acque federali.

Il contesto petrolifero Usa

Secondo la U.S. Energy Information Administration, circa il 15% della produzione petrolifera Usa proviene da aree federali offshore, principalmente nel Golfo del Messico, una quota che nell’ultimo decennio è diminuita drasticamente a causa del boom delle trivellazioni a terra di petrolio di scisto o shale oil su terreni statali, non federali, o privati.

Gli Stati Uniti sono ora il primo produttore mondiale di petrolio e gas grazie al forte aumento della produzione in luoghi come il Texas e il Nuovo Messico. Tale balzo è stato alimentato dalla tecnologia di trivellazione del fracking, ambientalmente ancora più impattante dei metodi di estrazione tradizionali, e dalla forte domanda dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

L’annuncio di Biden è arrivato in una fase in cui Trump si appresta a prendere il timone degli Usa e a ribaltare le politiche ambientali e climatiche del suo predecessore.

“È ridicolo. La revocherò immediatamente. La annullerò. Ho il diritto di annullarla immediatamente”, ha detto Trump in un’intervista ad un programma radiofonico, riferendosi alla decisione di Biden.

Una revoca non sarà immediata

Il Lands Act, da una parte, consente ai presidenti Usa di ridurre le aree federali disponibili per esplorazioni e trivellazioni, ma, dall’altra, non concede loro l’autorità legale di annullare i divieti di trivellazioni precedenti, secondo una sentenza di un tribunale federale dell’Alaska emessa nel 2019 proprio contro l’allora presidente Trump, che voleva annullare le restrizioni alle trivellazioni nell’Artico e nell’Oceano Atlantico decise dall’ex presidente Barack Obama alla fine del suo mandato.

Ciò significa che un’inversione della decisione di Biden richiederà probabilmente un atto del Congresso, che adesso è a maggioranza repubblicana in entrambe le camere ma che non necessariamente può considerare scontato l’appoggio di tutti i senatori e di tutti i rappresentanti della Camera bassa.

Non è chiaro, dunque, se i legislatori Usa sosterranno un’eventuale abrogazione della decisione di Biden di proteggere le acque federali. Trump potrebbe insomma ritrovarsi fra le mani una difficile gatta da pelare su uno dei fronti su cui si è più esposto.

Nel 2018, la proposta sopra accennata dell’era Trump di aprire l’Atlantico, il Pacifico e nuove parti dell’Oceano Artico alle trivellazioni offshore suscitò una veemente opposizione della maggior parte degli Stati costieri, compresi quelli allora guidati dai repubblicani.

All’epoca, gli Stati sostennero che le trivellazioni offshore avrebbero comportato rischi significativi per il lucroso turismo costiero.

Retorica pro-fossili a parte, due anni dopo, nel 2020, lo stesso Trump vietò le trivellazioni al largo delle coste della Florida, della Georgia, della Carolina del Sud, della Carolina del Nord e della Virginia durante la sua campagna per la rielezione.

Le reazioni alla decisione di Biden

Esponenti del settore petrolifero hanno dichiarato che la decisione di Biden danneggerà la sicurezza energetica americana e dovrebbe essere annullata.

“Esortiamo i politici a utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per revocare questa decisione politicamente motivata e ripristinare un approccio energetico pro-americano alle concessioni federali”, ha dichiarato in un comunicato il presidente dell’American Petroleum Institute, Mike Sommers.

Persone vicine a Trump hanno criticato Biden, definendo la sua decisione una “vendetta politica“. “State certi che Joe Biden fallirà, e noi ‘trivelleremo, baby, trivelleremo’”, ha dichiarato Karoline Leavitt, portavoce della transizione Trump, citando Trump.

Da parte loro, le organizzazioni ambientaliste hanno accolto con favore la  decisione Biden. Il gruppo ambientalista Oceana l’ha definita una vittoria per gli americani che dipendono da coste e pesca pulite. “Le nostre preziose comunità costiere sono ora salvaguardate per le generazioni future”, ha dichiarato il direttore di Oceana, Joseph Gordon.

“Gli americani di entrambi gli schieramenti sono favorevoli a proteggere i nostri oceani dai regali fatti alle grandi compagnie petrolifere”, ha dichiarato Lena Moffitt, direttore esecutivo di Evergreen Action.

“L’azione coraggiosa del Presidente Biden sottolinea oggi che non possiamo permetterci la continua espansione della produzione di petrolio e gas se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici ed evitare i peggiori impatti della crisi climatica”, ha aggiunto.

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