In arrivo un nuovo, massiccio investimento in energie rinnovabili in Europa.
Mercoledì 28 agosto, il consiglio d’amministrazione della Banca europea degli investimenti (Bei) ha approvato 10,8 miliardi di euro di nuovi finanziamenti su progetti riguardanti le rinnovabili, l’innovazione nelle imprese, la sanità, la casa e l’educazione. Lo si apprende da una nota della stessa Bei.
La fetta più consistente della tranche, pari a 5 miliardi, riguarda nuovi investimenti nel settore dell’energia, dell’acqua e delle foreste.
Fra questi il sostegno alla costruzione di “un’isola pionieristica per l’energia pulita al largo della costa belga” per il trasporto di energia rinnovabile dal Mare del Nord, e nuovi progetti per l’energia solare in Italia, Polonia, Romania e Spagna, per l’eolico in Olanda e per una migliore integrazione delle rinnovabili nella rete di distribuzione elettrica in Spagna e Polonia.
“Il board si è concentrato sul rafforzamento dell’autonomia strategica europea, dell’efficienza e sicurezza energetica”, il commento della presidente della Bei Nadia Calviño.
Il Consiglio ha approvato anche un progetto a sostegno della silvicoltura sostenibile in Moldavia e concordato il sostegno a un’iniziativa per ampliare la produzione di medicinali e vaccini e per migliorare i servizi di diagnosi medica in tutta l’Africa.
In Germania è stata inoltre avviata la prima operazione di garanzie incrociate nell’ambito della Wind Initiative, il progetto lanciato a marzo da EcoVadis, WindEurope e da cinque aziende leader del settore (ENGIE, Hitachi Energy, Siemens Gamesa, Statkraft e Vestas) per migliorare la trasparenza della catena di fornitura e innalzare gli standard di prestazione del settore.
Sono stati poi approvati due progetti per sostenere i piccoli Stati insulari in prima linea nella lotta al cambiamento climatico: il debito per la conversione climatica a Barbados e il progetto di assistenza tecnica per valutare la fattibilità di un porto a Kiribati, nelle isole Christmas, per offrire un rifugio alle persone che vivono su isole destinate a scomparire a causa dell’innalzamento del livello del mare.
Nelle ultime settimane sono stati approvati anche investimenti per l’estrazione di litio in Finlandia, la modernizzazione del sistema ferroviario polacco e la prima fabbrica di pneumatici a zero emissioni al mondo in Romania.
Tra gli altri finanziamenti annunciati che interessano l’Italia figurano inoltre quelli dedicati a progetti di innovazione e digitalizzazione e per la costruzione di nuovi alloggi ad alta efficienza energetica.
Tra i principali progetti supportati nel recente passato dalla Bei nel nostro Paese c’è l’ampliamento della capacità produttiva di Prysmian, il gruppo italiano che opera nel settore dei cavi per l’energia e le telecomunicazioni, che potrà contare su 450 milioni di euro per tre dei suoi stabilimenti produttivi, di cui uno si trova in provincia di Napoli.
La greca Mytilineos riceverà invece 200 milioni per finanziare, tra gli altri, progetti nel fotovoltaico e nelle batterie in Italia. Sullo sfondo resta sempre la maxi-opera di Terna del Tyrrhenian Link, il doppio collegamento sottomarino che unirà Sardegna e Sicilia all’Italia continentale per migliorare la capacità di scambio elettrico, favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’affidabilità della rete.
L’opera costerà in totale 3,7 miliardi di euro e sarà finanziata circa a metà dalla Bei, che lo scorso febbraio ha inviato a Terna l’ultima tranche da 500 milioni degli 1,9 miliardi pattuiti.