Produrre 15.000 tonnellate l’anno di idrossido di litio monoidrato rifornendo per almeno 16 anni il mercato delle batterie al litio nella mobilità elettrica, con un focus primario sull’Unione europea.
Questo l’obiettivo del progetto Keliber portato avanti dall’azienda di estrazione e trasformazione finlandese Sibanye-Stillwater.
L’iniziativa ha ricevuto dalla Banca europea degli investimenti 150 milioni di euro, cui si aggiungono 350 mln € da altri istituti.
Come spiega la stessa Bei in una nota, “il finanziamento mira ad aiutare l’Ue a soddisfare la crescente domanda di litio nell’elettrificazione dei trasporti. L’accordo supporta la creazione di impianti di estrazione e lavorazione nell’area di Kaustinen, in Finlandia, che è tra le più grandi riserve di litio in Europa”.
Secondo il vicepresidente Bei, Thomas Östros, l’iniziativa finlandese “è un passo importante verso l’autonomia strategica dell’Europa”, anche perché “è la prima transazione a supporto di materie prime critiche che finanziamo nell’Unione”.
La fase finale della filiera prevede la lavorazione del materiale estratto in un impianto di raffinazione in corso di realizzazione, con la produzione di idrossido di litio che dovrebbe iniziare nel 2025.
Le esportazioni del prodotto prevedono approdi logistici in Svezia, Polonia e Germania.
Proteste in Serbia per l’estrazione
Scendendo più a sud dell’Europa il fronte del litio si fa più problematico e incide sulle stesse strategie dell’Ue.
In particolare, sono tornate a sentirsi forte le proteste in Serbia per un progetto di estrazione nell’area occidentale del Paese, che si erano levate già a partire dal 2022.
L’iniziativa nella miniera di Jadar ha il potenziale per soddisfare circa il 13% della domanda europea di litio al 2030 e anche in questa prospettiva, il 19 luglio, il Governo di Belgrado e la Commissione europea hanno sottoscritto un’intesa per sviluppare una filiera sostenibile delle materie prime critiche a sostegno dell’industria delle batterie.
Il fronte della ricerca scientifica europea
Se politica e industria corrono sul tema del litio a servizio di batterie e per l’elettrificazione dei trasporti, anche il settore della ricerca scientifica procede spedito grazie ai finanziamenti del programma quadro Horizon Europe.
Da segnalare, ad esempio, che il prossimo 5 settembre scadrà il termine per partecipare a due bandi che cubano insieme circa 23 milioni di euro.
Ad essere sostenuta è la ricerca su “Processi di produzione sostenibili ad alta produttività per anodi metallici al litio stabili per batterie di prossima generazione” e “Tecnologie ‘post-Li-ion’ e tecniche di produzione rilevanti per applicazioni di mobilità”.
Entrambe le call rientrano nel cluster Horizon “Climate, energy and mobility”.