Automazione e innovazione, così Tongwei taglia i costi del fotovoltaico

Abbiamo visitato gli stabilimenti in di Chengdu in Cina, dove si punta tutto su “manifattura intelligente” e celle al silicio mono ad alta efficienza.

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Grazie all’automazione e alla manifattura intelligente, dal 2014 a oggi, Tongwei ha ridotto il costo del lavoro per produrre 1 GW di celle Fv è stato ridotto del 62%.

In questa percentuale sta un ingrediente importante della ricetta dell’azienda cinese che le consente di dichiararsi il maggior produttore mondiale di celle e quello con i più bassi costi di produzione.

Le linee produttive che abbiamo vistato ad Chengdu in Cina, capaci di produrre 2 miliardi di celle al giorno, sono infatti quasi completamente automatizzate e dotate delle tecnologie più moderne, frutto anche degli oltre 300 brevetti di proprietà dell’azienda, che investe in ricerca e sviluppo circa il 3-5% del fatturato.

Inizialmente attiva nel campo dell’allevamento ittico (nel quale continua a operare anche abbinando sistemi FV e itticoltura), Tongwei nel 2013 acquisisce quella che allora era la più grande azienda di produzione di celle e fonda Tongwei Solar.

Da allora, in sei anni, il numero di dipendenti è passato da 87 a oltre 8.700 e la sua capacità produttiva, distribuita tra gli stabilimenti di Chengdu, Hefei e Meishan City, è passata da 1,2GW a 20GW, mentre entro la fine di questo 2020 si dovrebbe arrivare a 30 GW e a una quota di mercato del 15%, -ci spiega il general manger di Tongwei Solar Alan Xie durante la nostra visita a Chengdu.

Una forza dell’azienda è l’integrazione verticale: la casa madre Tongwei Group è attiva dalla filiera del silicio fino alla gestione degli impianti fotovoltaici, anche se la produzione di celle resta il core business. Altro vantaggio, la forte cooperazione con le università locali, le altre industri e, come per le altre aziende cinesi che abbiamo vistato, un appoggio concreto del governo.

Perc e mono cristallino ad alta efficienza sono le tecnologie su cui Tongwei punta di più, assieme a tutti i sistemi per tagliare i costi mantenendo la qualità al top: per l’anno prossimo l’obiettivo è tagliare i costi di produzione delle celle di un altro 15%, mentre la scelta del mono si spiega con la previsione che questa tipologia di celle sarà decisamente predominante già da quest’anno.

“Vogliamo essere la Intel del fotovoltaico”, ci spiega Xie che, interpellato, ribadisce che produzione di celle e resterà l’attività principale di Tongwei.

L’azienda, ci informa, sta sondando la possibilità di produrre all’estero e anche come vendite guarda sempre più fuori dalla Cina “mercato molto grande ma difficile, specie dopo il taglio delle tariffe incentivanti”.

India, Corea del Sud, Giappone, Vietnam, Brasile e Messico sono i mercati “più interessanti e con meno ostacoli”, mentre in Italia Tongwei si limita a vendere moduli (230-32 MW per progetti su tetto ad alta efficienza nel 2019) e non celle, data la presenza marginale di assemblatori nel nostro paese.

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