Con l’installazione degli ultimi 4 punti di ricarica da 200 kW nell’area di servizio Bevano Est sulla A14 Bologna-Taranto, Aspi ha dichiarato di aver portato a termine il progetto da 100 stazioni dove ricaricare i veicoli elettrici in autostrada.
Il piano era partito nel 2021 con un investimento in autofinanziamento da 70 milioni di euro. Attualmente, la rete di colonnine che Autostrade ha in gestione attraverso la società Free To X, conta 82 stazioni attive (le restanti 18 lo saranno a breve), distribuite lungo tutta la Penisola.
Nel Centro-Sud sono servite 47 aree di servizio e 53 nel Centro-Nord, per un totale di 582 punti di ricarica, di cui 398 ad alta potenza e 184 con potenza fino a 64 kW e prese Type2 per la ricarica in AC fino a 22 kW. Campania, Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia sono le regioni con il maggior numero di stazioni, 59 in totale.
La distanza media tra un’area di ricarica e l’altra è scesa a 50 chilometri, un dato che si omologa a quello delle aree di servizio a livello europeo, nonché in linea con la proposta di regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR), all’interno del pacchetto di misure sul clima “Fit for 55”.
A differenza del mercato delle auto elettriche, che stenta a decollare, le colonnine di ricarica sono sempre di più: nei primi 9 mesi del 2023 sono stati installati oltre 10mila punti di ricarica a uso pubblico, il livello più alto mai registrato nello stesso periodo di tempo.
Alla fine di settembre, stando alle ultime rilevazioni disponibili, erano 47.228 quelli installati complessivamente sul territorio nazionale, con un incremento del 44% rispetto ai 32.776 registrati nello stesso mese del 2022.