Anche Alleanza per il fotovoltaico contro la legge blocca-rinnovabili della Basilicata

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La proposta di legge impedirebbe di installare impianti sopra i 3 MW di potenza.

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Come abbiamo raccontato ieri, in Italia, nonostante economics ottimi e un grande interesse degli investitori, lo sviluppo delle rinnovabili necessario rischia di incagliarsi nella questine autorizzativa (vedi QualEnergia.it, Fotovoltaico in Italia: 14 GW di progetti merchant, ma le autorizzazioni stanno bloccando il mercato).

In questo, oltre al MiBACT che spesso entra a gamba tesa su iter in corso, spesso un ruolo critico lo hanno leggi restrittive delle Regioni.

Un caso emblematico è proposta di legge regionale della Basilicata che vorrebbe limitare la dimensione degli impianti a rinnovabili a 3MW.

Avevamo già parlato di questa legge (battezzata “legge dei 3” perché, oltre al tetto di 3 MW, per gli impianti eolici impone anche un periodo minimo di tre anni per la raccolta dei dati sul vento, si veda QualEnergia.it, In Basilicata l’assurda “legge dei 3” rischia di fermare le rinnovabili, torniamo a parlarne per rilanciare la “forte critica” per l’iniziativa dell’Alleanza per il fotovoltaico in Italia, nata nel 2020 dalla volontà di alcuni sviluppatori di impianti Fv.

L’ iniziativa, si legge nella nota inviata dall’Alleanza, “rischia di bloccare un settore di attività con forte potenziale di crescita che potrebbe contribuire in modo importante al miglioramento delle condizioni di benessere economico e occupazionale in Basilicata. Il settore del fotovoltaico, unitamente alle altre tecnologie ‘rinnovabili’, è oggi infatti in grado di contribuire al processo di riqualificazione della produzione energetica, tanto auspicato anche dalle stesse autorità regionali, invertendo la direzione che aveva portato questo territorio ad un intensivo sfruttamento, caso unico in Italia, delle fonti fossili.”

Inoltre, prosegue il comunicato, la legge “rischia di compromettere irrimediabilmente importanti investimenti programmati sul territorio regionale da tanti operatori che negli ultimi anni sono stati protagonisti dell’innovazione delle tecnologie del fotovoltaico nella direzione di una maggiore efficienza, sostenibilità ambientale e sinergia con le attività produttive e agricole” e per questo “risulta anche incomprensibile in una fase storica in cui dovrebbero risultare a tutti evidenti i vantaggi del progresso tecnologico per uno sviluppo – a zero costi per la collettività – della generazione di energia pulita da fonte solare.

“Con la determinazione di voler contribuire a superare questa situazione dannosa per l’intero ecosistema regionale e per gli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale – si conclude il comunicato – l’Alleanza conferma la disponibilità ad avviare un dialogo con le Associazioni di categoria attive in Basilicata per la ricerca di soluzioni condivise. L’Alleanza intende inoltre dedicare le proprie forze alla costruzione di condizioni per una collaborazione con il mondo produttivo, le istituzioni accademiche, la società civile e le amministrazioni locali, a vantaggio della definizione di un piano strategico regionale per un corretto e bilanciato sviluppo delle energie rinnovabili, da considerarsi ormai un tassello imprescindibile per lo sviluppo del Paese e dell’Europa.”

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