Olimpiadi della bioarchitettura, la casa solare italiana in gara

  • 18 Giugno 2014

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Una casa solare di 67 metri quadrati, la 'Rhome for denCity', è l'unico progetto italiano in gara nell'edizione 2014 del Solar Decathlon Europe che quest'anno si terrà a Versailles dal 29 giugno al 14 luglio. Tende fotovoltaiche, parapetti termodinamici, pompe di calore e molto altro nel progetto presentato dall'Università Roma Tre.

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Basteranno poco più di 10 giorni per costruire nello spazio espositivo dedicato alle ‘Olimpiadi della bioarchitettura’ la casa solare ‘Rhome for denCity‘, unico progetto italiano in gara nell’edizione 2014 del Solar Decathlon Europe, la competizione itinerante biennale organizzata dal Dipartimento di Energia degli Stati Uniti d’America che si terrà dal 29 giugno al 14 luglio a Versailles, in Francia.

Ideato e costruito da un team di 40 studenti e 15 docenti del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, il prototipo prevede una casa di 67 metri quadrati con tende fotovoltaiche che contemporaneamente ombreggiano le logge esterne; parapetti termodinamici che possono generare raffrescamento e produrre acqua calda; ringhiere in cui corre un liquido refrigerante per tenere basse le temperature estive all’interno dell’abitazione e molto altro.

Il prototipo è concepito come una struttura in legno e avrà in dotazione un sistema di smart energy management per il monitoraggio digitale dei consumi energetici; una pompa di calore multistagionale che si aggiunge al sistema di ‘difesa passiva’ della casa, riducendo di oltre due terzi il potenziale di riscaldamento globale della costruzione; una cucina a basso impatto ambientale dotata di rubinetti che riducono dell’80% il consumo di acqua.

Tra le aziende che hanno contribuito con tecnologie avanzate e processi innovativi alla realizzazione del progetto, troviamo i nomi di grandi imprese impegnate nell’efficienza energetica: Almaviva ha realizzato il sistema di monitoraggio dell’energia; Daikin ha fornito una pompa di calore che utilizza un gas refrigerante con un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 67% rispetto a quelli tradizionali; Ideal Standard ha fornito i miscelatori ecofriendly per il bagno; Rubner ha proposto la soluzione abitativa in legno con un livello inferiore di emissioni di gas climalteranti in atmosfera; demode engineered by Valcucine ha ideato e fornito i sistemi di meccanica, concepiti secondo i principi dell’ecocompatibilità, come dematerializzazione, riciclabilità, riduzione delle emissioni tossiche, lunga durata tecnica ed estetica. Sono di Velux le finestre del tetto della casa, scelte e ideate con l’obiettivo di minimizzare la dispersione termica attraverso le finestre, aumentando l’efficienza energetica degli edifici e la difesa passiva da caldo e freddo. 

Il progetto dell’Università Roma Tre competerà con altri 19 prototipi di case tra le più ecologiche al mondo provenienti da Cile, Costa Rica, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, India, Messico, Olanda, Romania, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Thailandia e Taiwan. Il team del Dipartimento di Architettura di Roma Tre ha già guadagnato il ‘bronzo’ al Solar Decathlon Europe 2012, vincendo il primo posto per l’efficienza energetica e la sostenibilità.

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