Vendita immobile ristrutturato, a chi spettano le detrazioni non fruite?

Le due parti possono accordarsi? Cosa succede se nel contratto di compravendita non è stato specificato alcunché?

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In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati interventi di ristrutturazione edilizia, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte viene trasferita all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti (articolo 16-bis, comma 8, del Tuir).

A ricordarlo è l’Agenzia delle entrate in una risposta al dubbio di un contribuente fornita tramite il suo organo ufficiale Fisco Oggi.

Se nel contratto di compravendita non è stato specificato alcunché il venditore può conservare il diritto a usufruire delle detrazioni non utilizzate se le parti contraenti formalizzano e sottoscrivono questa volontà in una scrittura privata autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato.

Nel documento si deve dare atto che l’accordo di lasciare al venditore il diritto a continuare a usufruire delle agevolazioni fiscali esisteva sin dalla data del rogito.

Logicamente, il comportamento dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi deve poi essere coerente con quanto indicato nell’accordo successivamente formalizzato.

Si veda anche: Tutto sul Superbonus 110%, la raccolta di QualEnergia.it

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