Una cella solare che fa anche da batteria: cos’è e come funziona

Sviluppato da un gruppo internazionale di scienziati un dispositivo SFB (solar flow battery) totalmente integrato, capace di produrre e stoccare energia elettrica da fotovoltaico. La ricerca in sintesi e le sue prospettive.

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È ancora un “gioco da laboratorio”, ma in futuro magari riuscirà a diventare un prodotto commercializzato su vasta scala: parliamo di una cella solare che fa anche da batteria, una soluzione tecnologica totalmente integrata, concepita da un gruppo internazionale di scienziati.

In uno studio pubblicato sulla rivista Chem, 14.1% Efficient Monolithically Integrated Solar Flow Battery (documento completo allegato in basso), alcuni ricercatori dell’università Usa di Wisconsin-Madison e della saudita King Abdullah University of Science and Technology, hanno descritto un dispositivo SFB (solar flow battery) a elevata efficienza, che secondo loro potrebbe cambiare il modo di produrre e stoccare l’energia elettrica nelle aree geografiche non connesse alla rete di trasmissione (off-grid).

Si tratta, in sintesi (vedi lo schema sotto), di un sistema che abbina il fotovoltaico a una batteria a flusso, capace di funzionare in tre modi diversi: convertire direttamente i raggi solari in elettricità, accumulare l’energia per poi utilizzarla in un secondo momento, o essere caricato come una normalissima batteria.

Questa tecnologia potrebbe garantire al fotovoltaico quella flessibilità operativa che oggi si può ottenere utilizzando pannelli FV e accumulatori elettrochimici in modo separato.

La sfida si farà sempre più difficile per gli scienziati: realizzare un dispositivo SFB ancora più efficiente (intanto hanno raggiunto il 14% di efficienza totale solar-to-output), compatto, affidabile, testato più volte sul campo e soprattutto a basso costo, in grado di competere con le altre soluzioni esistenti sul mercato.

Molto resta da sviluppare, ad esempio, per quanto riguarda il tipo di materiali impiegati e l’architettura complessiva della batteria.

Vedremo, allora, quali direzioni prenderà la ricerca in questo settore, certamente interessante al pari delle sperimentazioni in atto sulla perovskite e su altre configurazioni di batterie.

 

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