Sussidi dannosi, royalty dei petrolieri, Green New Deal: ambientalisti e legge di Bilancio

Le proposte di Wwf e Legambiente sulla manovra 2020 del governo nelle audizioni alla Commissione Bilancio congiunta Camera e Senato.

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Sussidi dannosi per l’ambiente, royalty sull’estrazione di petrolio e gas, Green New Deal, detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, sono alcuni dei temi più importanti affrontati da Legambiente e Wwf Italia davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato in seduta congiunta, nel corso delle audizioni preliminari all’esame della manovra finanziaria 2020.

Vediamo più in dettaglio le posizioni delle due associazioni (memorie allegate in basso), partendo da un punto particolarmente controverso: le royalty pagate dai petrolieri.

Ricordiamo che nel disegno di Legge di Bilancio è prevista una norma (art. 94) che sospende per il 2020-2022 le parziali esenzioni dal pagamento delle aliquote sull’estrazione degli idrocarburi (il tema era già emerso nella bozza del provvedimento, vedi qui), per chi produce fino a 20.000 tonnellate/anno di petrolio e 23 milioni di metri cubi di gas da giacimenti a terra, mentre la soglia di esenzione sale a 50.000 tonnellate di greggio e 80 milioni di metri cubi di gas per i giacimenti offshore.

Il Wwf parla di un “indifendibile palliativo”, anche perché nelle bozze della manovra (neretti e corsivi nostri in tutte le citazioni) “si stabiliva tout court l’abrogazione dei commi dell’art. 19 del D.lgs. n. 625/1996 che consentono la franchigia, con un effetto positivo per le casse dello Stato di 40 milioni di euro l’anno […]”.

Tra l’altro, il Wwf ricorda che la franchigia “costituisce implicitamente un sussidio ambientalmente dannoso a sostegno dei combustibili fossili […]”.

Un altro punto rimarcato dagli ambientalisti è la mancanza di continuità nelle politiche per la prevenzione del rischio idrogeologico; tanto che, secondo il Wwf, “si dovrebbero assegnare già a partire dal prossimo anno risorse ben più ingenti di quelle previste dallo stesso Fondo per il Green New Deal per il 2020”.

Ricordiamo che nell’ecobilancio allegato alla manovra si parla di destinare 4,5 miliardi alle spese ambientali nel 2020, quasi il doppio in confronto ai dodici mesi precedenti.

Tra le altre critiche del Wwf alla legge di Bilancio: la mancata stabilizzazione delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, oltre alla previsione del bonus facciate che andrebbe a sostenere, si legge nel documento, “interventi di dubbia utilità per il settore”, come avevano già sottolineato alcune associazioni, chiedendo di aggiungere l’obbligo della coibentazione per poter utilizzare la nuova detrazione del 90% riservata agli interventi di restauro/recupero delle facciate.

Passando all’audizione di Legambiente, in tema di royalty l’associazione propone di abrogare le esenzioni sotto soglia e portare le aliquote al 20% dal 2020 per l’estrazione di petrolio e gas sia a terra che in mare.

Legambiente poi propone di varare una carbon tax crescente dal 2021 al 2030 volta a penalizzare l’utilizzo di combustibili fossili e ridurre le emissioni inquinanti; andrebbe anche rimodulata, a parità di gettito, la tassazione sulla proprietà dei veicoli in funzione delle emissioni.

Secondo l’associazione, il governo dovrebbe anche di “ridefinire il sistema delle esenzioni a partire dall’anno 2021 in materia di trasporto merci, navale e aereo, di agricoltura e usi civili con l’obiettivo di spingere innovazioni e investimenti industriali che producano una riduzione delle emissioni di gas serra”.

Si tratta, in definitiva, di eliminare gradualmente tutti i sussidi alle fonti fossili, come gli sconti sulle accise dei carburanti in vari settori, potenziando al contempo gli investimenti in tecnologie più pulite e in misure di efficienza energetica.

Ricordiamo che nelle prime bozze del DL Clima il governo aveva pensato a un taglio lineare dei sussidi dannosi dal 2020 con l’obiettivo di azzerarli entro il 2040, ma la proposta era poi sparita dal provvedimento.

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