Superbonus, verso una proroga al 30 settembre per le unifamiliari

Novità, anche sulla cessione del credito, dovrebbe arrivare con gli emendamenti al dl 11/2023 in esame in commissione Finanze alla Camera.

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Si va verso una proroga al 30 settembre 2023 del Superbonus “pieno” al 110% per le case unifamiliari.

È la principale novità che potrebbe arrivare con la conversione in legge del decreto Cessioni (dl 11/2023), entrato in vigore il 17 febbraio imponendo il blocco alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus edilizi.

In queste ore la commissione Finanze della Camera deve votare gli emendamenti al decreto e sembra essersi trovata una convergenza su una proroga ancora più ampia del Superbonus per le villette.

Nei giorni scorsi, si era parlato di spostare al 30 giugno 2023 (la scadenza attuale è al 31 marzo) il termine per concludere i lavori sulle abitazioni unifamiliari e portare le spese in detrazione con il 110%, a condizione di aver completato almeno il 30% dei lavori complessivi allo scorso 30 settembre 2022.

Ma ora si potrebbe andare ancora più in là, fino al 30 settembre 2023 come detto (sempre con la stessa condizione di aver eseguito il 30% dell’intervento).

Tra le altre novità in arrivo con gli emendamenti, sarebbero esclusi dallo stop alle cessioni e allo sconto in fattura una serie di interventi: quelli delle Onlus, quelli delle case popolari e i lavori con il Sismabonus e per le barriere architettoniche.

Inoltre, per gli interventi già avviati in edilizia libera – come infissi, caldaie e fotovolatico – si potrà attestare la data di inizio lavori con il versamento di un acconto con bonifico parlante o con due autocertificazioni (una del venditore e una dell’acquirente) riguardo all’esistenza di un contratto.

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