Rinnovabili e clima, la Spagna spinge oltre i target UE

Il Piano in bozza del governo Sanchez punta al 35% di rinnovabili sui consumi totali al 2030 e per l'elettricità al 70% per arrivare al 100% al 2050.

ADV
image_pdfimage_print

Dopo aver eliminato misure penalizzanti per le rinnovabili e aver varato una legge all’avanguardia sull’autoconsumo collettivo, il governo socialista spagnolo conferma la sua impostazione pro energia pulita, nel piano clima-energia che dovrà inviare all’Europa.

Nel Plan Nacional de Energía y Clima, che la Spagna presenterà ufficialmente entro fine anno, infatti – riportano fonti ministeriali citate dalla stampa iberica – si punta a un sistema elettrico rinnovabile al 100% entro il 2050, con obiettivi che superano quelli adottati dall’UE e il divieto di nuove esplorazioni di gas e petrolio.

Nel progetto di legge, che sarà presentato ufficialmente entro fine anno, il governo spagnolo traccia un percorso che vedrà la Spagna, la quinta più grande economia europea, arrivare entro il 2030 al 35% di rinnovabili sui consumi finali, contro il 32,5 approvato dal pacchetto europeo.

Per quell’anno, il 70% dell’elettricità dovrà venire dalle Fer, per arrivare al 100% al 2050.

Per avere un’idea della salita su cui la Spagna si incammina, le rinnovabili, attualmente (dato Iea 2016), forniscono circa il 23% del fabbisogno elettrico spagnolo, seguite dal nucleare, che copre più poco più del 20%.

L’Italia dove le Fer al momento sono a circa al 33% dei consumi elettrici, stando alla SEN approvata dal Governo Gentiloni nel 2017 punta a circa il 55% entro il 2030, obiettivo che nel nuovo Piano Clima Energia, secondo gli esperti, dovrà essere alzato almeno oltre il 60% per essere in linea con il nuovo target europeo adottato giusto ieri dall’Europarlamento (vedi QualEnergia.it).

Stando al nuovo Piano, al 2030 la Spagna taglierà le proprie emissioni di gas serra di almeno del 20% su baseline 1990, cioè del 37% dai livelli attuali. Entro il 2050 il taglio dovrà arrivare al 90% rispetto ai livelli attuali, per tracciare il percorso verso un’economia carbon neutral.

Per depurare gradualmente il suo mix energetico da carbone, petrolio e gas, Madrid smetterà di rilasciare licenze di esplorazione, vieterà il fracking e rivedrà i sussidi alle fossili, e un bando ai veicoli che emettono CO2 dal 2040, mentre almeno il 20% del bilancio nazionale sarà destinato all’azione per il clima.

Con il nuovo governo socialista di Pedro Sánchez, il paese sta cercando di recuperare il terreno perso negli anni passati, quando una serie di tasse e vincoli burocratici ha frenato lo sviluppo delle rinnovabili.

Alla fine di ottobre il Parlamento iberico ha convalidato il regio decreto legge 15/2018, che prevede diverse misure per favorire gli investimenti in fonti rinnovabili (vedi QualEnergia.it).

Questa legge, in particolare, come abbiamo spiegato ieri, anticipa il Pacchetto Energia europeo, introducendo il principio dell’autoconsumo collettivo senza oneri, non solo a livello di singoli edifici condominiali, ma anche per interi quartieri o distretti.

ADV
×