Riciclo FV, un progetto europeo con passaporto digitale

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Una piattaforma sviluppata dalla Bern University of Applied Sciences nell'ambito del progetto "Retreive" coniuga tracciabilità e riutilizzo dei materiali.

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La Bern University of Applied Sciences ha sviluppato il primo prototipo per una piattaforma digitale dedicata alla gestione dei pannelli fotovoltaici a fine vita.

Questo strumento si inserisce nel progetto europeoRetrieve, di cui l’istituto svizzero è partner, nato per ridurre significativamente i rifiuti da moduli FV, riciclando il vetro e il silicio esausto, recuperando metalli e reinserendo questi materiali nella catena produttiva di nuovi moduli.

Tra gli obiettivi del progetto Retrieve c’è il raggiungimento di una quota del 99% di recupero dell’argento dai pannelli a fine vita, con la contestuale eliminazione di tutti i composti tossici dai moduli scartati. Oppure la valorizzazione della plastica con produzione di gas di sintesi con cattura simultanea del carbonio.

La piattaforma sviluppata include un Passaporto digitale del prodotto (DPP), che funge da centro dati e fornisce ai riciclatori e ad altri attori informazioni essenziali per ottimizzare i processi di riciclaggio e recupero dei materiali.

In basso alcune slide esemplificative del passaporto digitale tratte da un video di presentazione della piattaforma (qui il link per vederlo). La prima immagine mostra le specifiche generali del prodotto.

La seconda immagine mostra i valori relativi alla sua esatta composizione.

Le caratteristiche della piattaforma

Costruita sulla base del contributo di quasi 70 esperti europei della filiera del fotovoltaico, la piattaforma è studiata per sviluppare un modello di business capace di supportarne la sostenibilità a lungo termine.

Ad esempio contiene un marketplace integrato, che potrebbe aprire nuove opportunità per la rivendita di materiali riciclati e il riutilizzo dei pannelli fotovoltaici.

L’accesso personalizzato garantisce inoltre che ogni stakeholder, dagli amministratori ai riciclatori, interagisca con la piattaforma in modo sicuro.

Il prototipo attuale, avvertono gli sviluppatori, è solo all’inizio. Il team prevede di migliorarlo utilizzando dati reali provenienti da stakeholder europei del settore fotovoltaico, aprendo la piattaforma a utenti esterni per test pratici e feedback nell’attesa di finalizzare un business plan per l’implementazione su larga scala.

Qualsiasi operatore è invitato a inviare le proprie osservazioni agli indirizzi [email protected] oppure [email protected]

Obiettivi di riciclo e sfide da affrontare

Secondo dati aggiornati di Irena e Iea, si stima che nel mondo i rifiuti fotovoltaici totali raggiungeranno 60-80 milioni di tonnellate entro il 2050.

In Europa, stando a una recente analisi del Joint Research Center, sono attesi 6-13 milioni di tonnellate di rifiuti FV per il 2024 e 21-35 milioni di tonnellate entro metà secolo.

Questo impone pianificazione e innovazione per raggiungere i target comunitari di riciclo, che fissano come obiettivo minimo l’85% per raccolta e l’80% per la preparazione al riutilizzo dei materiali.

Il tutto senza dimenticare le principali sfide del settore, come il recupero selettivo dei materiali pregiati (argento, silicio), che spesso vengono dispersi nei processi tradizionali, oppure la separazione dei polimeri (come l’etilene vinil acetato, “eva”), ad oggi ancora complessa e poco efficiente.

La questione ad oggi è economica, oltre che pratica: il riciclo è ancora poco conveniente rispetto al valore dei materiali che se ne ricava, e le infrastrutture specializzate per il riciclo avanzato non sono ancora sufficientemente diffuse.

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