Un elemento fondamentale per lo spirito con il quale nasce l’idea delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) è quello del supporto ai consumatori vulnerabili o, detto in altri termini del contributo al superamento delle situazioni di povertà energetica.
Recentemente, il progetto europeo LIFE LOOP ha raccolto alcuni dei documenti di riferimento più aggiornati e preziosi che mettono in evidenza il legame tra il fenomeno della povertà energetica e le CER, proponendo anche soluzioni pratiche adattabili a diversi contesti.
Progetto POWER UP: legare le CER ai consumatori vulnerabili
Sul tema del legame tra CER e consumatori vulnerabili, spesso citato ma quasi mai analizzato nei dettagli, LIFE LOOP propone, ad esempio, un primo documento sviluppato nell’ambito del progetto POWER UP.
Si tratta del documento del 2023 dal titolo “Business models with a value proposition to vulnerable households: Exploration in 5 pilot cities” (pdf), dove si racconta il percorso di cinque casi pilota che, dopo aver valutato la situazione della povertà energetica a livello locale e aver raccolto i primi risultati dei gruppi di lavoro locali e dei workshop di mappatura, hanno dichiarato i loro obiettivi e la loro volontà di intraprendere un’azione per sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità.
Per ciascuno di essi, poi, è stato definito un modello finanziario e organizzativo a lungo termine e alcuni di questi modelli sono proprio legati alle comunità energetiche.
Si tratta di quelli progettati per i casi di Valencia e dei quattro comuni italiani di San Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Palma Campania e Striano (vedi pp. 15-20 e 25-29 del documento).
Ridistribuire energia e… benefici
Un altro documento estremamente utile su questo aspetto, sviluppato da Friends of the Earth Europe, è “Redistributing power“ (pdf): in questa analisi, dopo aver fatto il punto sul fenomeno della povertà energetica, con un accento sulle recenti evoluzioni dei prezzi dell’energia, si presentano alcuni possibili strumenti tramite i quali le CER possono affrontare e alleviare i costi dei consumatori più vulnerabili.
Si sottolinea, in particolare, il ruolo cruciale delle CER nell’incrementare la consapevolezza verso il tema dell’energia e, quindi, anche verso la quantificazione dei consumi portando, perciò, al legame con l’efficienza energetica e alla riduzione dei consumi stessi, un primo passo fondamentale per combattere il fenomeno della povertà energetica.
Debellare le “ingiustizie energetiche”
Proseguendo sul filone dei benefici sociali apportati dalle CER, il progetto LIFE LOOP segnala anche “Are renewable energy communities a vehicle to mitigate the energy crisis and lift people out of energy poverty?” (2023, pdf), un altro documento che riassume i risultati di un confronto tra 10 progetti realizzati con fondi europei.
Anche in questo caso, a valle di un’analisi preliminare, il documento prova a riassumere alcuni strumenti pratici con i quali le CER possono affrontare povertà e “ingiustizia” nel settore energetico, distinguendo le possibili azioni in diversi campi di intervento: il quadro normativo, l’aspetto del finanziamento delle iniziative, la capacità tecnica e di realizzazione dei progetti sul campo, la formazione e l’informazione e, per chiudere forse con l’aspetto più importante, la dimensione sociale e di inclusività relativamente ai progetti sviluppati.
Come interagire con i consumatori vulnerabili sul campo?
Sempre dal progetto POWER UP, viene proposto uno strumento pratico nel documento “Engaging with Vulnerable Households – A Practical Toolkit” (2022, pdf).
Il lavoro ha un’impostazione molto votata ai risultati, partendo dalle strategie necessarie per costruire un dialogo fruttuoso e un rapporto di fiducia con i destinatari dei messaggi, cioè i consumatori più vulnerabili.
Una delle soluzioni proposte per coinvolgere direttamente questi soggetti, ovviamente, è ancora una volta la realizzazione di comunità energetiche, anche tramite la fondazione di una forma societaria cooperativa.
Questa non è, però, la sola idea messa in campo, ma viene affiancata ad altri possibili modelli, come gli One-Stop-Shop informativi, la collaborazione con una ESCo, il leasing della tecnologia, eccetera.
Il documento spiega anche come costruire una strategia di coinvolgimento dei consumatori e come comportarsi nel caso in cui questa strategia non sembri funzionare come avrebbe dovuto.
Quali normative?
L’ultimo riferimento che si segnala è quello relativo al quadro normativo che riguarda le comunità energetica e il fenomeno dei consumatori vulnerabili.
Si tratta del documento “Report on the European legal and regulatory environment for energy communities and energy poverty” (2022, pdf), che analizza le principali direttive e strategie dell’Unione Europea riguardanti questi due temi, proponendo anche alcuni suggerimenti per migliorare la loro applicabilità e i loro impatti.
Seguono analisi più specifiche e approfondite sulle relative normative nazionali in Croazia, Francia, Portogallo e Regno Unito.
È da precisare che, essendo il documento non recentissimo, i riferimenti normativi potrebbero non essere aggiornati e si consiglia, perciò, soprattutto con riferimento alle CER, di consultare anche il Transposition tracker messo a punto da REScoop.eu.