La crescita della domanda di elettricità nel 2024 e nel 2025 raggiungerà i livelli più alti degli ultimi venti anni, spinta da una robusta crescita economica, da intense ondate di calore che aumenteranno il raffrescamento e dalla crescente diffusione di tecnologie come i veicoli elettrici e le pompe di calore.
Fortunatamente sarà accompagnata da una crescita delle rinnovabili, con il solare fotovoltaico che dovrebbe soddisfare metà dell’aumento atteso.
Sono le previsioni contenute nell’Electricity Mid-Year Update dell’International Energy Agency (Iea), un aggiornamento di metà anno (link in basso), che segue il rapporto “Electricity 2024” pubblicato a gennaio, esplorando le tendenze e le loro implicazioni per il 2025 sulla domanda globale di elettricità e le emissioni di anidride carbonica dal settore energetico.
Il documento analizza gli ultimi sviluppi nei principali mercati, tra cui Cina, Stati Uniti, Unione Europea e India.
Gli analisti Iea si aspettano che la domanda globale di elettricità crescerà di circa il 4% nel 2024, rispetto al 2,5% del 2023. Questo aumento sarebbe il tasso di crescita annuale più elevato dal 2007, escludendo gli eccezionali rimbalzi registrati sulla scia della crisi finanziaria globale e della pandemia di Covid-19. Il forte aumento del consumo globale di elettricità è destinato a continuare nel 2025, con una crescita di nuovo intorno al 4%.
La crescita nei principali mercati
Si prevede che la domanda di elettricità in Cina aumenterà del 6,5% nel 2024, in linea con il tasso medio registrato tra il 2016 e il 2019. Questa crescita annuale rappresenta un modesto rallentamento rispetto al 7% del 2023.
Il consumo di elettricità del gigante asiatico nel corso di quest’anno e del prossimo sarà guidato da una solida attività nei settori dei servizi e in vari settori industriali, tra i quali un aumento della produzione di moduli fotovoltaici, veicoli elettrici e batterie. Anche la continua espansione delle reti 5G e dei data center sono fattori che contribuiranno.
L’India, l’economia in più rapida crescita, dovrebbe registrare un aumento dell’8% nel consumo di elettricità nel 2024, in linea con quanto fatto registrare nel 2023. Aumento accompagnato da una forte crescita del Pil e da una maggiore domanda di raffreddamento dovuta a lunghe e intense ondate di calore.
Il caldo e i data center faranno aumentare anche la domanda di elettricità negli Stati Uniti, destinata a riprendersi in modo significativo nel 2024, aumentando del 3%.
Nell’Ue l’aumento sarà dell’1,7%. Il consumo di elettricità nel Vecchio Continente si era contratto negli ultimi due anni, con il calo della produzione delle industrie ad alta intensità energetica.
Come accennato, l’ascesa dell’intelligenza artificiale porta al centro dell’attenzione il consumo di elettricità dei data center. In molte regioni, le stime storiche del consumo di elettricità di questi ultimi sono ostacolate dalla mancanza di dati affidabili.
Per fornire maggiori informazioni sull’argomento, l’Iea ospiterà a dicembre la Conferenza globale su energia e IA, riunendo governi, industria, ricercatori e altre parti interessate.
Il punto su rinnovabili ed emissioni
Il report dimostra come anche le fonti di energia rinnovabile sono destinate a espandersi rapidamente durante questo e il prossimo anno, con la loro quota nel mix elettrico globale prevista in aumento dal 30% nel 2023 al 35% nel 2025.
Si prevede che il solo fotovoltaico soddisferà circa la metà della crescita della domanda di energia elettrica globale nel 2024 e nel 2025, con solare ed eolico insieme che soddisferanno fino a tre quarti della crescita.
Nonostante i forti aumenti delle Fer, appare però improbabile che la produzione globale di energia da carbone diminuisca quest’anno a causa della forte crescita della domanda, soprattutto in Cina e India. Le emissioni di anidride carbonica del settore energetico globale stanno però raggiungendo un plateau, con un leggero aumento nel 2024 seguito da un calo nel 2025.
Tuttavia, permangono notevoli incertezze: la produzione idroelettrica cinese, ad esempio, ha avuto una forte ripresa nella prima metà del 2024 rispetto ai minimi raggiunti nel 2023.
Se questa tendenza al rialzo continuerà nella seconda metà dell’anno, potrebbe frenare la produzione di energia da carbone e determinare un leggero calo delle emissioni del settore energetico globale già nell’anno corrente.
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