Il decreto attuativo del Piano Transizione 5.0 allarga la platea di soggetti che possono certificare i progetti incentivati, ma secondo il Consiglio nazionale dei Periti industriali si può fare un passo in più per dare certezze al mercato sulle competenze dei professionisti.
Intervenendo in un convegno ieri alla Camera il presidente del Consiglio nazionale, Giovanni Esposito, ha dunque proposto l’istituzione di un “registro nazionale di professionisti qualificati, un sistema simile a quello già in vigore per i professionisti della prevenzione incendi”.
Tale meccanismo, si legge in una nota, “non solo eleverebbe gli standard di sicurezza ma garantirebbe anche un’uniformità delle competenze su tutto il territorio nazionale, creando un ambiente di lavoro più sicuro e regolamentato”.
L’evento è stato organizzato dal Consiglio nazionale degli Ingegneri proprio per mettere in luce il ruolo delle professioni nel nuovo piano Transizione 5.0.
Per l’occasione il presidente degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, ha ulteriormente approfondito la questione sottolineando come alcune politiche del passato abbiano a volte “sottovalutato le professioni tecniche a favore di soggetti non regolamentari, una pratica che il nuovo decreto 5.0 mira a correggere”.
Uno degli aspetti critici è dato dai “troppi incidenti che avvengono a causa di una formazione inadeguata o di una mancanza di conoscenza delle norme di sicurezza”. Da ciò anche “l’importanza dell’aggiornamento professionale continuo” e la garanzia “dell’equo compenso”.
Tra gli interventi alla Camera anche un messaggio scritto del ministro Adolfo Urso, per il quale, “in analogia con quanto previsto per il Piano 4.0, che autorizzava gli ingegneri e i periti industriali al rilascio delle perizie asseverate sugli investimenti in beni tecnologicamente avanzati, con il decreto attuativo Transizione 5.0 abbiamo deciso di includere gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’Albo e i periti industriali iscritti nelle sezioni Meccanica ed Efficienza energetica e Impiantistica elettrica ed Automazione tra i soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni obbligatorie previste dalla disciplina”.
Ciò, conclude il titolare del Mimit, “metterà le imprese in condizione di rivolgersi a una classe di professionisti competente, che lavora con dedizione e impegno nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica applicata ai processi industriali”.
Restando tra le attività del Consiglio nazionale Ingegneri, infine, da segnalare anche l’attivazione del gruppo di lavoro “Ingegneria del mare“, riunito per la prima volta mercoledì 31 luglio.
Il gruppo ha come primo obiettivo l’analisi e la divulgazione delle linee guida sui piani regolatori di sistema portuale di prossima emanazione e, in questa fase, intende concentrarsi sugli aspetti della transizione energetica e del diporto nautico. Su questi elementi l’intento è anche allargare il confronto a tutti i soggetti interessati.