Un progetto da 500 milioni di euro per realizzare a Ortona, in provincia di Chieti, uno stabilimento dove produrre turbine eoliche e dare lavoro a circa 1.300 persone.
Questo l’annuncio fatto il 20 settembre a Pescara dal direttore generale di Renexia, Riccardo Toto, sul palco di Abruzzo Economy Summit.
L’obiettivo è insediarsi in 40 ettari delle aree retroportuali dove mettere la prima pietra già nel 2025 con la collaborazione della società cinese Ming Yang, uno dei principali produttori al mondo di componentistica eolica.
Le due aziende si erano incontrate al Mimit ad agosto per sottoscrivere un accordo finalizzato proprio alla creazione di una “newco”.
A Ortona dovrebbero essere prodotte e assemblate le tecnologie per la realizzazione di Med Wind, progetto di impianto eolico offshore flottante del Mediterraneo, al largo delle coste trapanesi, che punta a installare 190 turbine per 2,8 GW totali e una produzione di 9 TWh l’anno.
A inizio settembre, tra l’altro, Renexia ha siglato un contratto con Aker Solutions per la progettazione di otto sottostazioni sottomarine di Med Wind, in collaborazione con Abb.
Restando nello stesso settore e nella stessa regione, da segnalare che a fine agosto è arrivato anche un accordo tra l’azienda abruzzese per le attività produttive Arap e la NP Francavilla Wind “per lo sviluppo della filiera industriale legata al progetto dell’impianto denominato Parco eolico offshore medio Adriatico” da 800 MW più 200 MW di storage.
L’intesa ha l’obiettivo di creare le migliori condizioni affinché si coinvolga il territorio e il suo tessuto industriale per le produzioni e i servizi necessari a realizzare il parco eolico. Una prima applicazione potrebbe essere l’uso di aree retroportuali per l’assemblaggio delle pale, anche se l’iniziativa (come il parco eolico in sé) ha destato alcune opposizioni locali.
Vestas Blades Italia la “piastra portuale” di Taranto
La piastra portuale di Taranto è un’area logistica in di 132.000 metri quadrati che è stata assegnata in concessione demaniale per nove anni a Vestas Blades Italia, società già attiva nel comune pugliese per la produzione di aerogeneratori.
L’Autorità di Sistema portuale del mar Ionio ha ritenuto valida la volontà della società di portare qui parte della movimentazione delle sue tecnologie, considerando poi che “l’iniziativa è assolutamente coerente e in linea con gli obiettivi strategici dell’Autorità e del porto di Taranto, proiettato verso lo sviluppo di hub per la produzione di eolico off-shore e dei relativi componenti”.