Il primo portale italiano dedicato alle Comunità energetiche è della Regione Calabria

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Il nuovo portale con cui Regione Calabria supporta gli Enti locali e i soggetti privati del territorio nella realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili. Le risorse finanziarie, stanziate nel FESR 2021-2027, daranno impulso anche alla legge regionale.

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Già dal 2020 anche la Calabria, come diverse altre regioni italiane, ha approvato la sua prima legge sulle Comunità Energetiche senza tuttavia aver implementato alcuna attività specifica.

Dopo due anni, durante i quali oltre al lockdown si sono avvicendate ben due legislature, pare che la Regione abbia ripreso con slancio il suo percorso verso la transizione energetica.

Di particolare interesse è il nuovo portale, Calabria Energia. Notevole per la sua chiarezza e semplicità d’uso, è una vera e propria guida pratica a disposizione di chiunque voglia sapere cos’è e come si realizza una CER, in Calabria e altrove.

Sono inoltre già stati approvati i primi atti formali per lo stanziamento di risorse finanziarie destinate alla realizzazione di nuova produzione di energia da fonte rinnovabile, in particolar modo attraverso le Comunità energetiche.

L’implementazione delle politiche energetiche è affidata al settore Infrastrutture Energetiche, Fonti Rinnovabili e Non Rinnovabili del Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali diretto dall’avvocato Rodolfo Elia.

Comunità Energetiche Rinnovabili: la legge regionale della Calabria

La Legge regionale n. 25 del 19 novembre 2020, successivamente modificata con la lr n.2 del 23 aprile 2021, ha normato le Comunità Energetiche Rinnovabili in Calabria. In particolare, prevede che le Comunità energetiche:

1) possano essere promosse anche da soggetti diversi dagli enti locali;

2) acquisiscano e mantengano la qualifica di soggetti produttori di energia a condizione che la quota dell’energia prodotta annualmente e destinata all’autoconsumo da parte dei membri non sia inferiore al 60% del totale;

3) adottino un protocollo di intesa condiviso con il dipartimento regionale competente;

4) redigano un bilancio energetico e adottino un “PAESC congiunto, anche su scala sovracomunale”;

5) sia istituito il marchio di qualità ecologicaEnergia Rinnovabile di Calabria” finalizzato a garantire la tracciabilità dell’energia prodotta da fonti rinnovabili con ridotto impatto paesaggistico;

6) possano promuovere e adottare strumenti di programmazione finalizzati alla conservazione dell’habitat naturale, in particolare al contrasto del rischio alluvionale, per la realizzazione dell’economia circolare nella regione.

Si tratta di un certo numero di condizioni che si sarebbero dovute precisare in successivi passaggi amministrativi che però non sono stati compiuti.

“Prima di fare una revisione di alcune parti della legge – ci spiega Rodolfo Elia – attendiamo la pubblicazione dei decreti attuativi del D.lgs n.199/2021. Nel frattempo, con il portale, cerchiamo di fare informazione, formazione e assistenza ai Comuni che finora hanno incontrato difficoltà di comprensione dei passaggi tecnico-amministrativi necessari per progettare e realizzare una Comunità energetica”.

Il portale Calabria Energia: un punto di riferimento per la costituzione delle CER

Sul portale, realizzato dallo stesso settore diretto da Elia con la collaborazione tecnica e grafica di Fincalabra, la società inhouse di Regione Calabria, si trovano tutti i riferimenti normativi europei, nazionali e regionali che hanno fin qui accompagnato l’evoluzione legislativa delle Comunità energetiche.

“Come realizzare una CER” è la sezione del sito che in 8 passi traccia il percorso che porta dal concepimento della CER all’accesso agli incentivi del Gse. Ogni step è corredato dai fac-simili dei documenti amministrativi e dei moduli necessari (atti di indirizzo, delibere, atto costitutivo, statuto, moduli per la comunicazione con il GSE e i DSO).

Nella sezione “Servizi” sono disponibili webinar illustrativi delle Comunità energetiche e un’area dedicata alle FAQ. C’è, infine, l’area dedicata alle “Opportunità di investimento”.

Le risorse finanziarie a sostegno della legge regionale

Con la Delibera di Giunta Regionale n. 122 del 28/03/2022 (pdf in fondo all’articolo) è stato approvato il Programma Regionale Calabria FESR/FSE plus 21-27.

Tra i cinque Obiettivi di Policy (OP), l’Obiettivo 2 mira a programmare investimenti finalizzati al risparmio energetico e alla promozione della produzione e dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.

Un’azione specifica all’interno dell’Obiettivo 2 è dedicata al Sostegno e alla diffusione della Comunità Energetiche destinando le risorse ai Comuni con più di 5.000 abitanti, in complementarità con quanto previsto dal PNRR che, all’interno della Mission 2, prevede invece interventi specifici per circa 2,2 miliardi di euro per i comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti.

“La Delibera di Giunta – spiega Elia – prevede l’attivazione di Strumenti finanziari e altri modelli di business innovativi, EPC/ESCo, destinati sia al tessuto imprenditoriale regionale che agli edifici pubblici particolarmente energivori e agli impianti di pubblica illuminazione”.

“Si sostengono anche investimenti per l’efficentamento e il risparmio energetico. Infine – aggiunge Elia – si pone al centro delle politiche regionali la questione del cambiamento climatico, delle emissioni di CO2 e della transizione energetica e ambientale, garantendo approvvigionamenti di energia pulita a basse emissioni di carbonio”.

Non sono ancora disponibili attribuzioni di risorse precise. “La dotazione finanziaria disponibile per la nuova produzione di energia da fonti rinnovabili si aggira intorno ai 65 milioni di euro – ci dice Elia – e comprende il supporto alle CER negli 81 comuni calabresi con popolazione sopra i 5000 abitanti. Per i restanti 323 comuni, dal PNRR arriveranno circa 166 milioni di euro per finanziare 758 impianti fotovoltaici”.

Secondo quanto riferisce il dirigente, che partecipa per la Regione ai Tavoli sul PNRR, il bando finanzierà impianti fotovoltaici di potenza non superiore ai 200 kWp. Sarebbe inoltre in via di definizione il criterio di accesso al PNRR per le aggregazioni di comuni.

“La prima versione del bando in via di emanazione – spiega Elia – non prevedeva in maniera esplicita la possibilità di raggruppamento dei comuni. Lasciava però intendere che un raggruppamento di comuni potesse accedere al PNRR solo se con popolazione complessiva inferiore ai 5000 abitanti. Regione Calabria ha proposto invece che, in caso di aggregazione, i 5000 abitanti costituiscano il limite di popolazione per singolo comune”.

Una questione interessante, che riguarda gli oltre 5000 comuni italiani con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Naturalmente bisognerà aspettare il bando per avere maggiori certezze.

La Comunità energetica della Cittadella Regionale come caso pilota

Grazie ad una convezione con RSE e con la collaborazione del GSE, nell’ottica della sperimentazione come strumento per meglio guidare la realizzazione delle Comunità energetiche nella Regione, sarà avviato un progetto pilota nella Cittadella Regionale, a Catanzaro, dove ha sede Regione Calabria.

“In questa area – spiega Elia – oltre alla nostra sede ci sono l’Università ‘Magna Grecia’, l’Azienda Ospedaliera di Mater Domini e il Policlinico Universitario di Medicina. Grazie a una delibera che ci darà apposito indirizzo e mandato faremo prima un’interessante simulazione e successivamente realizzeremo la Comunità Energetica Rinnovabile della Cittadella Regionale, con un impianto fotovoltaico nell’area parcheggi, magari integrato anche da un generatore eolico”.

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