È entusiasmante constatare l’inarrestabile avanzare dell’onda femminile che pervade ogni ingranaggio della nostra società: sindache di importanti città italiane, presidenti di regione, rettrici universitarie, imprenditrici.
Non si tratta più di presenze simboliche perché, a un passo dall’infrangere il soffitto di cristallo, sempre più donne stanno caratterizzando la loro azione all’insegna dell’innovazione, quanto mai necessaria per il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
Il Women20 è un recente processo di dialogo del G20 avviato in Australia nell’ambito del vertice del 2014 con l’obiettivo di ridurre il divario occupazionale di genere del 25% entro il 2025. Successivamente, ha ampliato la sua azione fino a diventare un punto fermo sulla strada dell’empowerment femminile.
Il gruppo di lavoro sull’ambiente si è concentrato sull’economia verde e blu che possono rappresentare nuove opportunità professionali per le donn particolarmente sensibili alla transizione energetica e ambientale.
A partire dal 2022, anche il Women20 Italia ha iniziato ad occuparsi di transizione energetica con una progettazione sperimentale e del tutto inedita: la creazione di una Comunità Energetica a trazione imprenditoriale e femminile.
Con un mix di visione, attenzione all’ambiente e anche ai costi energetici, congiuntamente con il W20 Italia, Claudia Torlasco (foto a destra), Fondatrice della Mastelli srl, Azienda Farmaceutica dell’estremo ponente ligure, all’epoca delegata del W20 Italia, si è posta l’obiettivo di realizzare una Comunità energetica, Rigenera, che avesse come soggetto promotore e prosumer la sua impresa che gestisce insieme alle figlie.
Torlasco racconta di essere stata educata in famiglia al rispetto per l’ambiente e di aver realizzato il primo impianto fotovoltaico nel 2009 sulla propria abitazione, usufruendo del conto energia grazie al quale percepisce ancora interessanti incentivi economici.
I numeri e l’impatto della CER
“Con la CER – spiega l’imprenditrice e presidente di Rigenera – potremo contribuire concretamente alla riduzione del nostro impatto ambientale, all’attivazione di progetti di inclusione sociale e al raggiungimento di un beneficio economico concreto anche per gli altri soci”.
Socia co-fondatrice della CER è la Dirigente scolastica Anna Maria Fogliarini, che rappresenta l’Istituto Scuola primaria Gigi Ghirotti di Bussano, frazione di Sanremo, la quale ha immediatamente dato la sua disponibilità a questo nuovo progetto anche per portare un caso concreto di educazione ambientale attiva per gli alunni che frequentano la scuola.
Con il supporto tecnico di scenario B – un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro che agisce sulla transizione energetica – sono stati analizzati i consumi elettrici aziendali dei due anni precedenti, peraltro caratterizzati da significativi aumenti di prezzo a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
La disponibilità di superfici ha consentito la realizzazione di un impianto FV di 71,34 kW di potenza in grado di coprire circa il 30% del fabbisogno aziendale nella fascia di produzione fotovoltaica. Nel grafico la stima dell’energia elettrica prodotta e autoconsumata da Mastelli srl
“Dei circa 88.000 kWh prodotti dall’impianto – spiega Valeria Caforio (foto in basso) referente del progetto per scenario B – 59mila saranno immessi in rete e disponibili per la condivisione. Si tratta per lo più di produzione in eccesso nei momenti di parziale attività dell’azienda, che ha consumi importanti nelle ore serali”.
“In alternativa all’adozione di un sistema di accumulo – continua Caforio – la Mastelli ha optato per la condivisione con la CER dell’energia eccedente. Grazie all’autoconsumo istantaneo, otterrà un risparmio annuo di circa 10.000 euro che si sommano a circa 5.000 euro di RID riconosciuto dal GSE per l’energia immessa in rete. Stimando l’85% di condivisione virtuale, infine, la CER conseguirebbe un incentivo di poco meno di 7.000 euro. Il tutto con una riduzione annua delle emissioni di CO2 stimabile in 148 tonnellate”.
Da imprenditrice oculata, Torlasco ha tenuto in considerazione anche l’opportunità di ridurre e stabilizzare la spesa per l’elettricità della sua azienda. Inoltre, spiega, “abbiamo ultimato un nuovo capannone sul quale realizzeremo un secondo impianto che destinerà l’energia non autoconsumata alla CER”.
Aspetti legali, burocrazia e prossimi passi
Abbiamo dunque una CER a trazione imprenditoriale e femminile che ha coinvolto un ente pubblico, la scuola, e che aggregherà altri soci privati.
La CER, registrata al GSE, è in attesa di ricevere l’attivazione dell’accesso al sistema incentivante. Posto che l’investimento è stato fatto dall’impresa, per snellire la fase di costituzione si è scelto di costituire la CER in forma di associazione non riconosciuta, che in futuro potrà richiedere il riconoscimento ed eventualmente l’iscrizione al RUNTS.
“Per niente snella – tiene a precisare Torlasco – è stata invece la procedura per aprire un conto corrente bancario. Procedura che è durata due mesi nonostante la Mastelli srl da me rappresentata nella CER sia ben conosciuta dall’istituto bancario, Banca Intesa, a cui ci siamo rivolti”.
Un incidente di percorso a cui il sistema bancario dovrà porre rimedio e che conferma la opportunità di procedere in futuro al riconoscimento dell’associazione anche per tutelare i propri soci. E a maggior ragione considerato che Rigenera ambisce a diventare la CER di riferimento per l’imprenditoria femminile della zona di mercato Nord.
A proposito di burocrazia e di ostacoli, Caforio segnala il limite rappresentato dall’obbligatorietà per i soci consumer di fornire i propri dati catastali. “Forse – dice – il GSE potrebbe accontentarsi del Pod di consumo già georeferenziato in base all’indirizzo di fornitura”.
Tempo fa il GSE, interpellato al proposito da QualEnergia.it, aveva motivato la richiesta di informazioni molto puntuali con l’obbligo di garantire una erogazione corretta dell’incentivo. Tuttavia, l’incentivo riconosciuto per i Pod dei consumer è erogato alla CER sulla base della produzione dei suoi impianti.
“Secondo l’attuale regolamento – spiega Caforio – gli incentivi riconosciuti dal GSE, al netto dei costi di gestione e nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, saranno suddivisi in parti uguali tra i consumatori e il produttore, per premiare l’impegno della Mastelli, al momento unico produttore, e agevolare la partecipazione di nuovi consumatori. La CER devolverà, anche per il tramite di associazioni che si occupano delle vittime di violenza, il 10%, a sostegno di chi è più svantaggiato, in particolare donne che versano in condizioni di povertà energetica e di isolamento”.
È ora il momento di coinvolgere il territorio per far crescere la CER, che si propone di operare in campo sociale, culturale e istituzionale con lo scopo di raggiungere l’obiettivo di produrre energia pulita e accessibile e di promuovere la tutela dell’ambiente da parte prima di tutto delle imprenditrici e degli imprenditori attraverso la promozione di processi aziendali virtuosi quali il bilancio di sostenibilità e i processi ESG.
“Organizzeremo presentazioni e incontri territoriali con altre imprenditrici, insieme al W20 Italia. Infatti – ci dice Caforio – la CER vuole essere un riferimento per l’intera area di mercato agevolando l’ingresso di imprenditrici e consumatori senza che debba essere ripetuto il percorso amministrativo, peraltro, come previsto dallo statuto”.