Piantare in Italia 60 milioni di alberi nel più breve tempo possibile.
Questo l’obiettivo dell’appello “Un albero in più“, lanciato da Stefano Mancuso, Scienziato e Direttore LINV (International Laboratory for Plant Neurobiology), Carlo Petrini, Presidente Slow Food, e Domenico Pompili, Vescovo di Rieti, a nome delle Comunità Laudato si’.
All’iniziativa si è unito anche il WWF che, spiega l’associazione in una nota stampa, “da sempre è in prima fila per promuovere l’importanza degli alberi, tra i principali pilastri di biodiversità del pianeta, garanti di molti dei nostri ecosistemi e talmente preziosi e adattabili da essere in grado di convivere al nostro fianco nelle città di tutto il mondo”.
Attualmente, sulla Terra ci sono 5,5 miliardi di ettari di boschi (dati Fao). Secondo il recente rapporto dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) per ridurre di 1,5 °C il riscaldamento globale entro il 2050 sarebbe necessario avere un miliardo di ettari in più di foreste.
“Nonostante ci sia ancora qualcuno che nega la crisi climatica – argomenta il WWF – è ora di agire urgentemente tutti assieme”.
La call è quindi rivolta “ad ogni cittadino di buona volontà, ad ogni organizzazione di qualunque natura e orientamento, ad ogni azienda pubblica o privata, alla straordinaria rete di comuni e regioni d’Italia”.
Le richieste del WWF
L’Associazione del Panda chiede, ancora un volta, che venga data piena attuazione alla Legge 10/2013 (cd Legge Rutelli), che prevede per i comuni al di sopra dei 15.000 abitanti di piantare un albero per ogni bambino nato o adottato e di attuare interventi di ripristino delle cinture verdi periurbane.
Questa richiesta sarà rilanciata con forza anche il prossimo 6 ottobre in occasione di Urban Nature, l’appuntamento con cui da tre anni il WWF promuove la conoscenza e la diffusione della natura in città presso scuole e istituzioni.
Come negli anni passati in tante città d’Italia verranno realizzati eventi e iniziative dedicati a promuovere l’importanza del verde urbano, il lavoro dei cittadini e delle istituzioni che lo tutelano e la necessità di una pianificazione urbana sempre più attenta e finalizzata alla realizzazione di vere e proprie foreste urbane.
L’importanza della riforestazione
Gli scienziati di tutto il mondo – argomenta il WWF – concordano sull’importanza della riforestazione, perché gli alberi sono sottrattori naturali di anidride carbonica, considerata la principale causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre e quindi dell’innalzamento delle temperature. Piantare alberi è la principale soluzione che abbiamo oggi a disposizione per far fronte al riscaldamento globale.
La riduzione delle attuali emissioni e la transizione verso le energie pulite, pur urgenti e indispensabili, da sole non bastano per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Cop 21 del 2015, di limitare la crescita della temperatura media globale “ben al di sotto dei 2 gradi centigradi”, entro la fine del secolo, rispetto ai livelli pre-industriali.
Nell’appello si legge infine che “è dunque urgente affiancare a questi processi di graduale conversione ecologica, azioni che portino molto rapidamente ad un abbassamento dei livelli di CO2. Una di queste azioni è molto semplice ed è alla portata di ognuno di noi, cioè piantare alberi”.