A ottobre non varia di molto la domanda di energia elettrica in Italia rispetto ad un anno fa (25,4 TWh). Crescono solo le produzioni di idroelettrico di quasi il 56%, di bioenergie (+7,7%) e di fotovoltaico (+1,4%). Scende molto la produzione eolica con quasi 500 GWh in meno.
Mentre le rinnovabili (10,5 TWh) coprono il 41,2% della richiesta del mese di ottobre 2024 (48,8% se le rapportiamo alla produzione nazionale), il termoelettrico diminuisce del 6%.
Questi alcuni dati che sono riportati dal documento mensile di Terna (allegato in basso) e qui sintetizzati nella tabella tratta dal report.
Un dato mensile confortante per le serie storiche del mese di ottobre: per la prima volta in Italia si va oltre il 40% soddisfatto da rinnovabili in questo mese. Tuttavia un risultato ancora in chiaro scuro, considerando che ieri, 25 novembre, si è registrato il dato più basso dell’anno di copertura da Fer (23,4%) e che per il mese di novembre non si andrà probabilmente troppo oltre il 35%.
Dati del periodo gennaio-ottobre 2024
In quest’ultimo report Terna ha revisionato tutti i dati del 2023 e degli ultimi nove mesi del 2024, portando così ad alcune variazioni rispetto a quanto indicato nei mesi scorsi.
Nei primi dieci mesi dell’anno, la domanda elettrica in Italia è aumentata del 2,3% (+5,9 TWh) rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le rinnovabili elettriche hanno generato 112 TWh, quasi quanto tutto il 2023. L’aumento è stato del 18,4% sul periodo gennaio-ottobre 2023 (17,4 TWh in più). Hanno soddisfatto finora il 42,8% della richiesta e il 50,8% della produzione di elettricità nazionale.
Come si vede nel grafico qui sotto, la generazione elettrica da rinnovabili è al massimo storico per il periodo gennaio-ottobre.
L’importazione di energia elettrica, finora pari a 46,8 TWh, è aumentata del 4,4%, per un saldo con l’estero in aumento dell’1,6% sul 2023.
La produzione idroelettrica quest’anno sta avendo un forte incremento: a fine ottobre con 46,7 TWh (circa 14,4 TWh in più sullo stesso periodo 2023), è riuscita a coprire il 17,4% della domanda al netto dei pompaggi.
Il fotovoltaico ha generato 4,9 TWh in più sul 2023 e ha soddisfatto il 12,4% della richiesta italiana. L’eolico, in leggero calo, copre il 6,8% della domanda. Andamento stabile della generazione da geotermia (-0,5% sul 2023); in diminuzione quella da bioenergie (-13,5%).
Nel grafico la quota percentuale delle diverse fonti rinnovabili sul fabbisogno elettrico in Italia nei primi dieci mesi del 2024.
Fotovoltaico ed eolico, insieme hanno generato 50,1 TWh, come si può vedere dal grafico in basso. Una crescita certamente costante dal 2014 (+17,5 TWh in dieci anni), ma ancora ampiamente insufficiente per gli obiettivi Pniec del 2030.
Infatti, secondo il Pniec, entrambe le fonti “intermittenti” dovranno mettere in rete nel 2030 almeno 163 TWh (99 TWh il FV e 64 TWh l’eolico), ovviamente coadiuvate da accumuli e nuove infrastrutture di rete.
Possiamo così stimare il forte divario da colmare: per eolico e fotovoltaico (57-58 TWh a fine anno) ci troveremo al di sotto dell’obiettivo ancora di 2,8-2,9 volte; cioè servono 106 TWh in più da produrre tra sei anni. Quindi circa sei volte in più l’incremento che abbiamo registrato nei passati dieci.
Al solito concludiamo pesando le quote delle diverse rinnovabili tra loro: a fine ottobre l’idroelettrico costituisce il 41,7% di tutte le Fer. Il fotovoltaico il 28,9% e l’eolico il 15,8% (44,7% se consideriamo insieme FV ed eolico). Le bioenergie rappresentano il 9,6% della generazion da Fer e il geotermoelettrico il 3,9%
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- Rapporto mensile Terna (ottobre 2024)
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