Occupazione nel FV europeo: ristagno nel 2024, ma oltre 1 milione di addetti nel 2028

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Sarà ridotta la crescita degli occupati a tempo pieno nella filiera Ue del fotovoltaico in confronto al 2023. Nel 2028 si sorpasserà il milione di lavoratori. Le stime per l'Italia. Dati e previsioni di SolarPower Europe.

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Quest’anno i nuovi posti di lavoro nel fotovoltaico europeo saranno molti meno rispetto al 2023.

Si avrà uno stallo nella crescita degli occupati, inferiore a un punto percentuale: le previsioni per l’intero 2024 puntano verso un +0,4% portando il totale a circa 830.000 posizioni equivalenti a tempo pieno o FTE (full-time equivalent), di cui la maggior parte (85%) riguarda l’installazione/costruzione degli impianti.

Ciò è dovuto soprattutto a un minore incremento della potenza installata FV: 63,9 GW, +5% su base annua.

Nel 2023, invece, la nuova capacità fotovoltaica era aumentata di ben il 50% sull’anno precedente (2022), grazie ai 60,9 GW sviluppati nei 27 Stati membri Ue, mentre gli occupati erano saliti a 826.000 posizioni equivalenti a tempo pieno, segnando un +27% circa.

I dati arrivano dallo scenario intermedio tracciato nel nuovo rapporto di SolarPower Europe (SPE), dedicato al mercato del lavoro nell’intera filiera del solare Ue, dalla produzione di moduli e altri componenti al loro riciclo e smaltimento, passando per lo sviluppo/installazione e le attività O&M (operatività e manutenzione degli impianti).

Nell’EU Solar Jobs Report 2024 (link in basso), la traiettoria del Medium Scenario stima 895.000 occupati nel fotovoltaico nel 2025, fino a sorpassare di poco il milione nel 2028, come riassume il grafico sotto.

Guardando nel prossimo grafico al solo segmento della produzione di silicio, wafer, celle, moduli e inverter, SPE prevede (sempre nello scenario intermedio) che i lavoratori a tempo pieno raddoppieranno dai 43.175 del 2023 a più di 93.000 tra quattro anni.

Interessante poi osservare il cammino previsto per l’Italia nella info-grafica in basso. Nel 2023, il fotovoltaico italiano impiegava complessivamente oltre 75.000 lavoratori a tempo pieno, al quarto posto a livello Ue dietro a Germania, Polonia e Spagna.

Nel 2028 il nostro Paese si avvicinerà ai centomila occupati, salendo al terzo posto Ue, preceduto da Germania e Spagna e tallonato dalla Grecia.

Nel suo rapporto, l’associazione europea evidenzia la necessità di adottare una serie di politiche e misure per supportare la forza lavoro nel fotovoltaico, con un accento sulla formazione di manodopera qualificata.

Di seguito le principali raccomandazioni ai decisori politici (si veda anche: Alle rinnovabili servono lavoratori qualificati ma la formazione è carente):

  • valutare l’esatta necessità di lavoratori e competenze a livello nazionale;
  • creare percorsi di carriera focalizzati sulle rinnovabili;
  • includere una strategia sulle competenze specifiche richieste dal FV nell’ambito del prossimo piano d’azione Ue per l’elettrificazione;
  • riqualificare i lavoratori delle industrie fossili tradizionali;
  • supportare la circolazione delle competenze in Europa;
  • sviluppare una formazione dedicata all’energia solare all’interno della formazione professionale del settore elettrico.

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