Un Manifesto a favore delle bioenergie, così marginali nel Pniec

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Diverse associazioni firmatarie chiedono al governo e alle istituzioni alcune azioni per promuovere una gestione efficiente del parco bioenergetico italiano e stimolare l’applicazione di soluzioni innovative.

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Il PNIEC italiano riserva alla biomassa un ruolo marginale, molto al di sotto delle sue potenzialità e rispetto agli altri Stati Membri.

Da qui nasce un “Manifesto delle Bioenergie in Italia”  che vuole promuovere una gestione efficiente del parco bioenergetico italiano e stimolare l’applicazione di soluzioni innovative.

Vengono proposte a istituzioni e decisori politici una serie di azioni come l’adeguamento del PNIEC ai target del Green Deal con il rafforzamento del ruolo della biomassa; il mantenimento in esercizio del parco installato, preservando e incrementando il suo valore; la stabilizzazione del mercato dei bioliquidi e dei biocarburanti double counting e avanzati; il riconoscimento del ruolo degli impianti a servizio di realtà manifatturiere; la valorizzazione delle filiere locali e la creazione di una prospettiva di medio termine per gli investitori.

Il manifesto, presentato a Ecomondo -Key Energy a Rimini a fine ottobre, è stato firmato da diverse associazioni di settore: Elettricità Futura insieme a AIEL, ANPEB, Assitol, Assoebios, Assograssi, Confagricoltura, CIB, Distretto produttivo La nuova Energia, EBS, Fiper e ITABIA.

Secondo i firmatari del documento (allegato in basso) le biomasse sono fonti rinnovabili e programmabili e per questo sono un imprescindibile alleato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti al 2030 e al 2050.

La bioenergia può infatti svolgere il suo contributo sia nel settore elettrico, che in quello termico e nei trasporti, provvedendo circa il 50% dell’apporto rinnovabile necessario alla copertura dei consumi finali.

Nel grafico il contributo attuale delle bioenergie ai consumi di energia primaria, anche rispetto alle altre rinnovabili.

Per le associazioni va previsto un coerente percorso evolutivo per l’energia da biomassa e promuovere nuova generazione elettrica/termica/frigorifera/di biometano/di idrogeno, nell’interesse del Sistema Paese sotto il profilo energetico, ambientale, socio-economico e occupazionale.

Il settore impiega 43.700 unità lavorative, per un fatturato annuo di circa 3,7 miliardi di euro (Fonte: Bioenergy Landscape 2020, Bioenergy Europe).

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