L’Olanda vuole aggiungersi al ristrettissimo numero di paesi europei (Polonia, Francia e Belgio, vedi anche QualEnergia.it) che hanno lanciato i green bond sovrani: obbligazioni “verdi” che investono in fonti rinnovabili, efficienza energetica, infrastrutture “sostenibili”, ad esempio le ferrovie, in modo da contribuire a ridurre le emissioni inquinanti.
Ad annunciarlo nei giorni scorsi al Parlamento olandese con una lettera è stato il ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra, citato in una breve nota diffusa dal Tesoro (Dutch State Treasury Agency, DSTA).
Il ministro, evidenzia la nota, intende presentare al mercato finanziario i green bond governativi nel 2019, per un valore complessivo di 3,5-5 miliardi di euro l’anno.
Così l’Olanda punta a diventare la prima nazione al mondo cha vanta il massimo indicatore di rating (tripla-A) a emettere obbligazioni statali di questo tipo.
Finora, spiega il ministro Hoekstra, (traduzione nostra dall’inglese) “i fondi pensione olandesi, le compagnie assicurative e le banche che puntavano a investimenti verdi in obbligazioni nazionali sicure, dovevano guardare altrove”.
Il green bond dei Paesi Bassi, secondo il titolare delle Finanze, aiuterà a sviluppare il mercato nazionale dei capitali destinati agli investimenti in tecnologie pulite.
A livello europeo, le obbligazioni sostenibili emesse nel 2017 sono state pari a 52 miliardi di euro considerando tutti gli attori in gioco (aziende, banche, governi, municipalità), come riassume il grafico sotto, tratto dall’ultimo rapporto della Climate Bonds Initiative (documento completo allegato in basso).
Per i primi tre mesi del 2018 si parla di poco più di 10 miliardi.
Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:
Prova gratis il servizio per 10 giorni o abbonati subito a QualEnergia.it PRO