L’impianto fotovoltaico su tetto, i tanti benefici per imprese e industrie

Il primo passo per convertire uno stabilimento industriale o agricolo a ruolo di prosumer è installare un impianto FV sul tetto. Gli incentivi regionali e nazionali, il bonus amianto, il taglio della bolletta. La proposta di Energy Intelligence.

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Mentre le nazioni si fermano a causa del coronavirus sole, vento e acqua continuano a svolgere il proprio ciclo vitale senza la necessità di un intervento umano.

Per questo motivo le energie rinnovabili costituiscono un’ancora di salvezza per l’uomo e il suo habitat: non solo inquinano meno, preservando la salubrità dell’ambiente in cui si vive, ma costituiscono la vera alternativa per rilanciare un’economia basata sull’autosufficienza energetica delle imprese e delle comunità.

Energy Intelligence da anni si fa promotrice dei nuovi paradigmi energetici mettendo al centro dei propri servizi la figura del prosumer (soggetto che produce una parte consistente dell’energia che consuma), aiutando le aziende a trasformare la propria identità di consumatore passivo (e inquinante) in attore consapevole in grado di generare l’energia di cui ha bisogno e di rendere maggiormente efficiente il proprio ciclo produttivo.

Un segnale positivo in questo senso è la recente riapertura del Bando della Regione Piemonteper l’efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese”, che incentiva le micro, piccole, medie e grandi imprese a svolgere le azioni necessarie per generare energia destinata all’autoconsumo.

Il primo passo per convertire uno stabilimento industriale (o agricolo) a prosumer è senz’altro l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto.

Un’azione oggi molto conveniente grazie a sovvenzioni regionali e incentivi nazionali, come quelle previste dal decreto Fer, volte a sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).

Grazie a questi incentivi le imprese che decidono di installare il fotovoltaico sulla propria copertura, possono godere di benefici immediati: oltre ad iniziare a produrre energia elettrica per l’autoconsumo, prelevandone meno dalla rete, possono poi beneficiare di un bonus per la rimozione dell’amianto sul tetto, così da svolgere due azioni di riqualificazione del sito produttivo, che aumenterà tra l’altro così il proprio valore immobiliare.

L’installazione dell’impianto fotovoltaico risulta anche un’operazione strategica: ferma i costi dell’energia per i futuri 20 anni, svincolandoli dalle oscillazioni del mercato e lasciando all’impresa solo i costi di investimento (Capex), coperti da bandi e incentivi, e di gestione operativa (Opex).

Le cifre discusse in questi giorni dalla Commissione Europea sulla riduzione delle emissioni CO2 al 50-55% fanno pensare ad un trend destinato a crescere: le imprese dovranno quindi fare la loro parte contribuendo al miglioramento delle condizioni ambientali, eliminando sprechi, riducendo le emissioni inquinanti e autoproducendo l’energia elettrica necessaria per il proprio fabbisogno.

In particolare, se pensiamo all’Italia e al contesto problematico della Pianura Padana, dove esiste la possibilità dell’aggravarsi di malattie a causa dell’inquinamento atmosferico, capiamo che le rinnovabili sono davvero una delle strade percorribili.

L’installazione del fotovoltaico sul tetto è quindi senz’altro un intervento fondamentale nell’attivazione di sistemi autosufficienti che riducano le emissioni di CO2.

Il prosumer deve diventare il protagonista della riqualificazione del nostro habitat. Partendo dal fotovoltaico, Energy Intelligence ha messo a punto uno strumento di diagnosi energetica per dimensionare l’impianto fotovoltaico in modo da massimizzarne il beneficio economico dell’investimento e individuare contestualmente i possibili interventi di efficienza utili ad eliminare gli sprechi e le inefficienze nei flussi di energia all’interno dei cicli produttivi.

In questo modo non solo l’azienda prosumer produce energia per l’autoconsumo da fonti rinnovabili, ma ne richiede meno, riducendo l’intensità energetica della propria attività e dei propri prodotti, e di conseguenza i costi in bolletta.

Il percorso virtuoso, indicato da Energy Intelligence, può proseguire con interventi di efficientamento, come la sostituzione di macchinari energivori, oppure l’installazione di sistemi di accumulo per consentire alle imprese di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso e utilizzarla nel momento del bisogno (anche nelle ore serali o nei picchi di assorbimento).

Ma anche installare colonnine per la ricarica delle auto elettriche dei dipendenti, o generare sistemi di condivisione dell’energia con gli edifici nelle vicinanze al fine di creare comunità energetiche autosufficienti.

La graduale trasformazione dell’impresa porta vantaggi anche a livello di prodotto, che vede ridotta la propria intensità energetica e al contempo si arricchisce di nuovi fattori competitivi.

In questa prospettiva si comprende quanto la semplice installazione del fotovoltaico sul tetto industriale sia un elemento necessario e seminale verso un’esistenza sempre più sostenibile e virtuosa, a beneficio delle imprese, dell’economia e del benessere dell’intera società.

Vuoi installare un impianto fotovoltaico sul tetto della tua azienda? Contatta Energy Intelligence per una consulenza gratuita.

Energy Intelligence srl

email: [email protected]  – tel. 051 826116

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