La Germania ha la sua nuova legge per lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il Parlamento tedesco (Bundestag) ha approvato – con 357 voti favorevoli e 260 contrari – la riforma della EEG (Erneuerbare Energien Gesetz) proposta dal ministro dell’Energia, Peter Altmaier, che prenderà il via dal primo gennaio 2021.
La nuova EEG, ha commentato il ministro in una nota, per la prima volta riconosce legalmente l’obiettivo della neutralità dei gas a effetto serra entro il 2050 (nel solo settore elettrico); intanto la Germania punta al 65% di fonti rinnovabili elettriche nel 2030.
Quali sono le novità più rilevanti?
Per prima cosa, si legge in una scheda elaborata dal sito web Clean Energy Wire, il principio-guida della nuova legge è il conseguimento della neutralità climatica entro metà secolo, in linea quindi con l’obiettivo stabilito dal Green Deal europeo (azzerare le emissioni nette di CO2 al 2050).
Più in dettaglio, la EEG 2021 punta a quasi raddoppiare la potenza totale installata nel fotovoltaico: da 52 GW oggi a 100 GW nel 2030.
Per l’eolico a terra si parla di 71 GW tra dieci anni (oggi: 55 GW). Previsti anche 20 GW totali di parchi eolici offshore, più 8-9 GW di biomasse.
È stato definito un calendario preliminare di aste per le diverse tecnologie con i contingenti annuali fino al 2028. Nel 2021 per eolico a terra e fotovoltaico sono previsti, rispettivamente, 4,5-2 GW di nuova potenza messa in gara.
La nuova legge include aste annuali aggiuntive di 500-850 MW riservate a progetti innovativi senza restrizioni tecnologiche, volte a promuovere soprattutto le installazioni miste di rinnovabili e sistemi per l’accumulo energetico con cui stabilizzare la rete elettrica.
A queste gare potranno partecipare anche progetti di agro-fotovoltaico e fotovoltaico galleggiante.