In arrivo il decreto sul caro energia: governo impegnato su riduzione oneri e aumento bonus sociali

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Il provvedimento è atteso in Consiglio dei ministri. Le richieste nella risoluzione di maggioranza.

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Quali misure saranno prese dal governo italiano contro il caro energia?

È atteso per oggi, giovedì 23 settembre, in Consiglio dei ministri, il decreto taglia bollette con alcuni provvedimenti per alleviare gli incrementi di luce e gas, che scatteranno dal primo ottobre con il prossimo aggiornamento tariffario.

Intanto la maggioranza ha approvato una risoluzione per impegnare il governo Draghi ad attuare una serie di iniziative in campo energetico, chiedendo, in particolare, interventi immediati su riduzione oneri e Iva e un potenziamento del bonus sociale.

Mentre la commissaria Ue che si occupa di energia, Kadri Simson, ha annunciato che nelle prossime settimane Bruxelles pubblicherà delle linee guida con cui indicare agli Stati membri le possibili soluzioni al caro energia, compatibili con le attuali norme comunitarie.

Per quanto riguarda il decreto atteso in Consiglio dei ministri, tra le misure in arrivo ci sarebbe un abbattimento temporaneo, fino al 31 dicembre 2021, degli oneri di sistema, oltre a un rafforzamento del bonus sociale energia, concedendo un maggiore sconto o allargando la platea di beneficiari (ora il bonus interessa le famiglie con Isee fino a 8.265 euro, le famiglie numerose con più di tre figli a carico e Isee non superiore a 20.000 euro, i titolari di reddito o pensione di cittadinanza).

Per il momento, invece, stando alle anticipazioni delle agenzie, non dovrebbe arrivare alcun intervento sul fronte Iva.

Nella risoluzione di maggioranza si afferma, a livello generale, che lo sviluppo delle fonti rinnovabili (neretti nostri nelle citazioni) dovrà essere accompagnato “da un percorso di adeguamento del sistema elettrico esistente” in modo da “ridurre concretamente il ruolo strategico delle fonti fossili“.

Pertanto è necessario, si legge nel documento, “adottare misure straordinarie e soprattutto di lunga prospettiva” volte non solo a ridurre le emissioni di CO2, ma anche a “implementare un modello efficace di esazione degli oneri generali afferenti al sistema elettrico”, conciliando “una maggiore sicurezza del gettito con la tutela delle famiglie“.

In sostanza, la maggioranza impegna così il governo su diversi fronti, tra cui:

  • usare il maggior gettito derivante dalle aste di CO2 per calmierare i prezzi delle bollette di famiglie e Pmi, ferme restando le risorse destinate a interventi strutturali per la de-carbonizzazione;
  • introdurre un meccanismo, in questa fase di emergenza, per abbattere il costo delle bollette luce e gas, sia operando sugli oneri di sistema, sia mediante una riduzione Iva;
  • adeguare gli importi dei bonus sociali;
  • verificare, con un monitoraggio periodico, che gli aumenti delle bollette derivino effettivamente da incrementi dei costi di produzione energetica.

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