Gli ultimi bandi del programma di finanziamento “Horizon 2020” sono ormai prossimi alla scadenza, prevista per il 10 settembre 2020.
Tuttavia la Commissione Europea ha voluto ribadire il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico e per rendere il vecchio continente neutrale dal punto di vista energetico entro il 2050. E proprio a sostegno di questa priorità, ha rafforzato la ricerca e l’innovazione legate al “Green Deal”, creando una sorta di “allegato” al programma Horizon 2020, tramite l’emanazione di uno specifico bando che invita a presentare proposte su 11 aree tematiche differenti.
Per una transizione giusta e sostenibile
Il bando “Green Deal” si prefigge lo scopo primario di spingere ricerca e innovazione al fine di promuovere una transizione giusta e sostenibile per la società, con l’esplicito obiettivo, per usare le parole della stessa Commissione Europea, di “non lasciare nessuno indietro”.
I progetti che richiedono il finanziamento dovrebbero fornire risultati tangibili e visibili in tempi relativamente brevi e mostrare come la ricerca e l’innovazione possano fornire soluzioni concrete per le principali priorità al centro del Green Deal.
Più in dettaglio e partendo proprio dagli obiettivi generali ora esposti, il bando potrà sostenere:
- applicazioni pilota, progetti dimostrativi e prodotti innovativi;
- innovazione per una migliore governance della transizione ecologica e digitale;
- innovazione a livello sociale e della catena del valore.
Oltre allo sviluppo tecnologico e alla dimostrazione, poi, il nuovo bando incoraggia la sperimentazione e l’innovazione sociale per ideare nuove modalità di coinvolgimento della società civile e di responsabilizzazione dei cittadini sui temi energetici e climatici.
In relazione all’attuale pandemia da Covid-19, infine, il bando ambisce a contribuire alla ripresa ecologica e digitale, così come all’aumento della resilienza della società, ad esempio in agricoltura, all’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili, al trasporto pulito e alla modernizzazione verso un’industria sostenibile e circolare.
8 aree specifiche e 3 tematiche orizzontali
Come detto, il bando “Green Deal” è stato suddiviso in 11 aree tematiche. Otto di queste riflettono le principali sezioni di lavoro dello “European Green Deal”. In ogni area, poi, come si approfondirà nei prossimi articoli, uno o più argomenti affrontano le problematiche e le sfide delineate nella rispettiva sezione.
Argomenti che si focalizzano su specifiche innovazioni tecnologiche e sociali a elevato impatto che possono contribuire a favorire la transizione sostenibile in modo relativamente rapido.
Completano il bando, poi, 3 macro aree orizzontali: rafforzamento della conoscenza, “empowerment” dei cittadini e cooperazione internazionale.
Trattandosi appunto di aree orizzontali, esse abbracciano le otto aree tematiche principali offrendo, però, una prospettiva a più lungo termine per realizzare le trasformazioni previste dal “Green Deal”.
Un bando partito dal basso
Uno degli aspetti più interessanti di questo bando è che le aree tematiche sono state costruite a partire da una consultazione pubblica, aperta dal 19 maggio al 3 giugno 2020, alla quale hanno partecipato numerosi portatori di interesse. Le risposte ricevute, infatti, sono state quasi 6.000 e sono stati allegati ben 500 documenti.
Per ciascuna delle aree tematiche, quindi, sono ora disponibili, sulla relativa pagina web, gli specifici risultati di dettaglio di questa consultazione.
Entrando più nel dettaglio, vediamo quali sono gli argomenti oggetto delle 11 aree ricordando che essi saranno analizzati nei prossimi articoli.
Si sottolinea anche che si è preferito, per non generare possibili distorsioni del significato, mantenere le diciture originali in inglese delle sezioni tematiche.
Le aree nelle quali è suddiviso il nuovo bando “Green Deal” sono quindi:
- Increasing climate ambition: cross-sectoral challenges
- Clean, affordable and secure energy
- Industry for a clean and circular economy
- Energy and resource-efficient buildings
- Sustainable and smart mobility
- Farm to Fork
- Restoring biodiversity and ecosystem services
- Zero-pollution, toxic-free environment
- Strengthening our knowledge in support of the European Green Deal
- Empowering citizens for transition towards a climate neutral, sustainable Europe
- Accelerating the clean energy transition and access in partnership with Africa
Da settembre a gennaio
Il prossimo passo è previsto per metà settembre 2020 e consiste nell’adozione formale del bando “Green Deal” come emendamento al programma di lavoro 2018-2020 di “Horizon 2020”.
Negli stessi giorni, inoltre, dovrebbero essere pubblicati, relativamente a tutte le aree tematiche, anche i dettagli del bando con l’apertura ufficiale alla presentazione delle proposte progettuali.
Un altro momento importante è quello fissato per i giorni dal 22 al 24 settembre 2020, con lo svolgimento degli “European Research and Innovation Days”, una notevole opportunità per reperire possibili partner per idee progettuali.
A fine gennaio 2021, infine, sono previste le scadenze, ancora da definire con precisione, per la presentazione delle proposte che richiedono il finanziamento europeo.
Un’ultima ma rilevante annotazione, poi, riguarda il budget previsto per le diverse aree tematiche nelle quali è suddiviso il bando: al momento, infatti, non è disponibile il dettaglio delle risorse stanziate. Questa informazione, probabilmente, sarà resa accessibile in settembre, assieme alla pubblicazione dei contenuti specifici delle aree.
Ulteriori dettagli: “Research and innovation for the European Green Deal”
Per maggiori informazioni sui nuovi bandi, inoltre, è possibile scrivere all’indirizzo email: [email protected]
Si ricorda, infine, che ulteriori iniziative di ricerca e innovazione saranno finanziate nell’ambito del prossimo programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, “Horizon Europe”.