Questa mattina abbiamo pubblicato una nuova bozza decreto “Fer 1” con gli incentivi alle fonti rinnovabili più mature, eolico e fotovoltaico in primis, un provvedimento lasciato in eredità dal governo Gentiloni e ora rivisto dal nuovo MiSE a guida Di Maio, per entrare in vigore, nelle intenzioni, nei prossimi mesi.
Tra le diverse correzioni apportate, che abbiamo spiegato in questo articolo, una tra le più interessanti è il cosiddetto “bonus amianto” per il fotovoltaico.
Vediamo in sintesi cosa si prevede, stando al testo in circolazione.
Il nuovo incentivo è riservato a impianti superiori a 20 kW di potenza e inferiori a 1 MW.
I moduli FV devono essere installati “in sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto”e la superficie dei pannelli non può essere superiore a quella della copertura rimossa.
Oltre alla tariffa incentivante prevista dal decreto per il FV “normale” nelle diverse taglie (si veda la bozza in basso), questi impianti avranno diritto a un premio aggiuntivo di 12 €/MWh, “non cumulabile con altri incentivi pubblici aventi analoghe finalità”.
Per accedere all’incentivo, bisognerà iscrivere l’impianto al registro previsto dal provvedimento in uno dei 7 bandi che si terranno dal 31 gennaio 2019 al 31 gennaio 2021.
Al FV in sostituzione dell’amianto è riservato un contingente di 100 MW per ognuno dei 7 bandi, per un totale, dunque, di 700 MW.
Nell’accesso a questi contingenti, se le richieste saranno superiori alla potenza messa a gara, avranno priorità di accesso impianti realizzati, nell’ordine, su scuole, ospedali, altri edifici pubblici e altri edifici aperti al pubblico.
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