Il fotovoltaico domestico in Germania potrebbe crescere di 140 GW entro il 2030

Il governo tedesco punta a 100 GW di capacità installata in questo decennio, ma secondo gli analisti ne saranno necessari 170 GW per evitare carenze di offerta e i tetti fotovoltaici potrebbero coprirne una gran parte.

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Il fotovoltaico su tetto è la forma più diffusa di tecnologia energetica rinnovabile in Germania e sarà fondamentale per la transizione energetica delle aree urbane del paese, dove esiste il potenziale per installare circa 140 GW aggiuntivi di impianti domestici su tetto entro il 2030.

Lo ha indicato la società di consulenza tedesca Energy Brainpool in un rapporto preparato per l’azienda elettrica Elektrizitätswerke Schönau.

Secondo lo studio, i piccoli impianti fotovoltaici – definiti come quelli con una potenza massima di 100 kW – potrebbero fornire la maggior parte dei 170 GW di energia solare di cui il paese ha bisogno per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030 ed evitare carenze di energia elettrica.

La capacità totale dei piccoli impianti potrebbe triplicare, si legge nello studio Chancen Einer Verdreifachung Des PV-Kleinanlagenanteils Am Strommix Bis 2030, scaricabile dal link in fondo a questo articolo. Nell’illustrazione, il possibile triplicare del fotovoltaico su tetto, con in rosso la percentuale occupata dagli impianti su copertura al 2030.

Secondo Energy Brainpool, un prezzo della CO2 di 79 euro per tonnellata nel 2030 potrebbe ridurre le emissioni di carbonio dell’industria energetica a 157 milioni di tonnellate, superando in modo significativo l’obiettivo di fine decennio. Un tale scenario vedrebbe anche la Germania raggiungere l’obiettivo di generare almeno il 65% della propria energia da fonti rinnovabili entro questo decennio.

Tuttavia, lo status quo non consentirà di innescare una crescita sufficiente del fotovoltaico su tetto, ha indicato Energy Brainpool. L’obiettivo di 5 GW fotovoltaici aggiuntivi all’anno nel decennio in corso, citato dal governo tedesco, dovrebbe essere incrementato, passando a 12 GW l’anno entro il 2024, per poi puntare a 14 GW ogni 12 mesi fino al 2030, secondo il rapporto.

La società di consulenza ha sottolineato anche la necessità di un maggiore sforzo per diffondere il fotovoltaico su tetto, con finanziamenti messi a disposizione per il collegamento in rete di piccoli impianti attraverso dispositivi come i contatori intelligenti, che dovrebbero essere resi meno costosi. Secondo Energy Brainpool, anche gli impianti già esistenti dovrebbero venire inclusi nelle riforme ed essere ammissibili ai premi di mercato.

Le regole che governano la “commercializzazione diretta” dell’energia ai fornitori di energia da parte dei proprietari di impianti a tetto con almeno 100 kW di capacità di generazione dovrebbero essere semplificate, secondo il rapporto, e dovrebbe essere reso più attraente anche lo sviluppo senza sovvenzioni di impianti fotovoltaici su larga scala.

Energy Brainpool ha raccomandato che il fotovoltaico sia reso obbligatorio su tutti i nuovi edifici e ha indicato che anche il modello di business che permette agli affittuari di beneficiare del fotovoltaico dovrebbe essere semplificato e ampliato.

Infine, anche le comunità energetiche di grandi dimensioni, a livello distrettuale e persino regionale, dovrebbero essere rese possibili, in conformità con la direttiva UE sulle energie rinnovabili, ha indicato il rapporto.

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