Se in Italia l’eolico offshore ancora non esprime il suo potenziale, nel vicino Marocco si registra un certo favore in termini di installazioni e di filiera della componentistica.
La società cinese Aeolon Technology, specializzata nella produzione di pale, ha ad esempio inaugurato il suo primo stabilimento estero nella città portuale marocchina di Nador (nord-est del Paese), con l’obiettivo di servire Africa, Europa e Medio Oriente.
È quanto riporta l’Agenzia italiana Ice citando Infoafrica. Si tratta di un sito da 50 ettari al quale è stato destinato un investimento di circa 245 milioni di dollari. A regime si prevedono 3.300 posti di lavoro, con un fatturato annuo atteso di 682 milioni di dollari.
Fattori chiave alla base di questo investimento sono “il gap di fornitura dell’Europa”, come spiega la società cinese in una nota, e il fatto che in Marocco ci sia “un ambiente favorevole allo sviluppo aziendale”.
A promuovere l’iniziativa è anche il Governo locale che nel 2023 ha sottoscritto un accordo con la società di Shanghai. Il tutto nella cornice della “Carta degli Investimenti” con cui le istituzioni intendono favorire l’attrattività del Paese africano con incentivi fiscali per i settori strategici, bonus, facilitazioni per l’accesso ai terreni e semplificazione delle procedure amministrative.
Negli ultimi anni, riporta l’Ice citando Ecomnews Med, “il Marocco ha attratto diversi gruppi industriali cinesi, tra cui operatori del settore tessile, dell’abbigliamento e produttori di componenti per autoveicoli e batterie elettriche come Citic Dicastal, Gotion High Tech, Guangzhou, Cngr Advanced Material Company, Btr New Material Group e Tinci Materials Technology”.
Quest’ultima, in particolare, ha sottoscritto a inizio giugno un impegno di investimento da 280 milioni di euro per la creazione in Marocco di un sito di produzione di elettroliti per le batterie agli ioni di litio.
Non solo produzione industriale. È del mese di giugno anche l’annuncio del primo parco eolico offshore in Marocco, al largo della costa atlantica di Essaouira.
Secondo quanto scrive l’Ice, riportando fonti media specializzate, il sito avrà una capacità di 1 GW e la sua costruzione partirà dal 2029, “in linea con la strategia nazionale marocchina che punta a coprire oltre il 52% del fabbisogno elettrico con fonti rinnovabili entro il 2030”.
Secondo le stime 2024 della Banca mondiale, la capacità eolica offshore del Marocco potrebbe raggiungere i 200 GW. Di questi circa 22 GW sono adatti alle turbine con fondazioni e 178 GW al flottante (si veda anche I progetti energetici nel Piano Mattei per l’Africa).