Elettricità e gas, aumenta la quota dei clienti sul mercato libero

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Secondo il Rapporto di Arera sui mercati della vendita al dettaglio di elettricità e gas per il 2017 sono in crescita i clienti sul mercato libero. Preferenza per i contratti con prezzi fissi e scarsa propensione alla sottoscrizione di offerte online. Crescono i venditori.

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Secondo l’Autorità per l’Energia è in aumento la quota dei clienti che scelgono il mercato libero per le forniture di energia elettrica e gas naturale.

Il dato è nel Rapporto sul funzionamento dei mercati della vendita di energia elettrica e gas alla clientela di massa, pubblicato dall’ARERA (allegato in basso).

Dal documento, molto dettagliato, risulta ad esempio che nel 2017 per l’energia elettrica il 39% delle famiglie si è approvvigionato sul mercato libero. Il tasso di uscita dal servizio di maggior tutela segna un’inversione di tendenza rispetto alle diminuzioni degli ultimi anni: si attesta al 4,4%, con un incremento di 1,1% rispetto all’anno precedente.

Inoltre, i clienti che rientrano in maggior tutela dopo un’esperienza sul libero continuano a ridursi, raggiungendo un tasso dello 0,3%. Sono meno frequenti i passaggi dei domestici rispetto alla clientela non domestica.

Mentre il settore del gas naturale ha evidenziato alcuni segnali di maggiore dinamicità rispetto al settore dell’energia elettrica. I clienti che escono dal servizio di tutela in percentuale pesano di più che nel settore elettrico, anche se in misura differenziata tra le varie tipologie di clientela. La quota di clienti sul mercato libero cresce, infatti, in media al ritmo di +5% l’anno per i clienti domestici e +8% l’anno per i clienti Condominio uso domestico.

I clienti domestici sono serviti nel mercato libero al 44%, mentre i Condomini salgono per la prima volta sopra il 50%, più precisamente al 52%.

Tra i clienti che passano al mercato libero, per entrambi i settori, crescono quelli che scelgono di farlo con i “fornitori storici”, ossia il venditore collegato all’impresa di distribuzione: nel 2017 il 68% dei clienti domestici.

Nel 2017 i gruppi societari attivi nella vendita nel settore elettrico sono arrivati a quota 391 unità, in aumento di 18 unità rispetto al 2016.

Anche nel settore del gas naturale il numero degli operatori attivi nel mercato libero è incrementato ulteriormente: nel 2017 risultano 387, con un aumento di 14 nuovi gruppi in un anno.

Nel settore elettrico il grado di concorrenzialità della vendita ai clienti domestici resta ad un livello inferiore rispetto a quello rilevato per i non domestici.

Il primo operatore fornisce più della metà del mercato libero sia considerando l’energia fornita (50,5%), che i punti serviti (51,5%). Complessivamente i primi tre servono il 68,4% del mercato in termini di energia e il 69,6% in termini di punti.

Nel mercato libero di entrambi i settori, per i clienti domestici si osserva una rilevante differenziazione delle offerte commerciali rispetto ai servizi di tutela (caratterizzati da un prezzo variabile senza la presenza di servizi aggiuntivi), attraverso la proposizione di offerte a prezzo fisso e offerte a prezzo variabile.

I clienti finali che sottoscrivono offerte online possono ottenere una maggiore convenienza rispetto alle offerte sottoscrivibili mediante altri canali. La sottoscrizione online permette infatti ai venditori di minimizzare i costi di acquisizione del cliente. Tuttavia risulta che rispetto al totale dei clienti domestici che hanno sottoscritto un nuovo contratto nel 2017, solo il 3,8%, per il settore elettrico e il 4,1% per il settore del gas naturale lo ha fatto tramite il canale online.

In fatto di offerte nel settore elettrico, i clienti domestici preferiscono in maniera preponderante contratti a prezzo fisso: 83,9% dei nuovi contratti.

I risultati completi del Rapporto verranno analizzati nel corso di un appuntamento pubblico che l’Autorità organizzerà all’inizio del 2019.

Rapporto Monitoraggio retail (pdf)

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