Tutte le misure contro il caro-energia del decreto Bollette

Stanziati 3 miliardi di aiuti divisi tra imprese e famiglie: dall'anticipo dei proventi Ets all'estensione del Bonus sociale, ecco i provvedimenti del governo in vigore dal 1° marzo.

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Il Consiglio dei ministri ha varato il dl bollette, atteso da tempo, per far fronte al caro-energia. Il documento è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale la sera del 28 febbraio ed è entrato in vigore il 1° marzo (link in basso).

In totale sono stati stanziati circa 3 miliardi di euro di cui 1,6 per le famiglie e 1,4 per le imprese. Per le prime si prevede il riconoscimento, nel secondo trimestre di quest’anno, di un contributo straordinario sul Bonus sociale pari a 200 euro, che va ad aggiungersi a quello già previsto di 320 euro, in caso di Isee fino a 25mila euro.

Nello specifico, per i nuclei con Isee fino a 9.530, l’importo del bonus salirà a oltre 500 euro, per quelli nella fascia tra 9.530 e 25mila euro, lo sconto sarà invece appunto di 200 euro.

Il decreto dispone poi la proroga di 2 anni del passaggio al libero mercato elettrico per le famiglie e le micro-imprese vulnerabili.

L’Arera dovrà disciplinare il servizio di vulnerabilità, prevedendo che decorra da una data non anteriore alla conclusione del servizio a tutele graduali (prevista per il 31 marzo 2027).

Acquirente Unico svolgerà il ruolo di approvvigionatore, anche tramite contratti bilaterali a termine con grossisti selezionati tramite gare, purché a un valore non superiore alla media di mercato.

Come per i precedenti decreti di questo tipo, è inoltre incluso il taglio degli oneri di sistema nella bolletta elettrica.

Il documento introduce anche una sorta di “Iva mobile”: oltre a un certo prezzo della componente gas/elettricità, lo Stato rinuncerà all’imposta per destinarne l’eccesso alla riduzione delle bollette per i vulnerabili.

Aiuti alle imprese e maggiore trasparenza

Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, per l’anno 2025, il Governo ha stanziato 600 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, con copertura a valere sulla quota parte dei proventi derivanti dalle aste Ets.

Inoltre, ulteriori 600 milioni sono destinati alle agevolazioni per la fornitura di energia elettrica e gas alle Pmi, in particolare all’azzeramento per un semestre della spesa per oneri di sistema relativi al sostegno alle energie rinnovabili e alla cogenerazione (la cosiddetta “componente ASOS”), per i clienti finali non domestici in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW.

Il decreto introduce anche misure per la trasparenza delle offerte al dettaglio luce e gas sul mercato libero. In conferenza stampa il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di “due interventi di sistema”.

Per una maggiore trasparenza verranno introdotti “contratti-tipo nel mercato libero su cui far maturare il miglior prezzo possibile che risponda a criteri della libera concorrenza”. Poi ci sarà un “irrobustimento di controlli, sanzioni e relativi incassi da parte di Arera”, con sanzioni fino a 155 milioni di euro.

In casi di particolare urgenza, l’Autorità potrà anche adottare misure cautelari, anche prima dell’avvio del procedimento sanzionatorio, fino a sospendere l’attività di impresa fino a 6 mesi o proporre al ministro competente la sospensione o la decadenza della concessione.

Rispetto alle anticipazioni non hanno trovato spazio misure per il livellamento del gap Psv/Ttf, che avrebbe assottigliato la differenza di prezzo tra il Psv (il principale hub del gas in Italia) e il Ttf, l’hub di riferimento per il mercato europeo, oppure l’estensione dell’energy release.

I commenti al dl bollette

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha commentato l’approvazione del dl bollette, parlando di “provvedimenti che vanno nella giusta direzione, come testimoniano i segnali dati con la compensazione dei costi indiretti Ets e con la riduzione degli oneri di sistema, seppure a tempo”.

“Ma è una politica – prosegue Orsini – che va rafforzata lì dove sono i problemi di sistema: bisogna risolvere a Bruxelles il nodo delle speculazioni sul prezzo del gas al Ttf e introdurre misure strutturali in Italia”.

Le associazioni dei consumatori sono invece scettiche circa la durata del provvedimento. “Bene l’intervento sui bonus sociali, con l’estensione fino a 25 mila euro di Isee, ma è una beffa il limite di 3 mesi, per non dire una presa in giro”, le parole di Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“La misura per essere efficace andava adottata in modo strutturale, non certo per un trimestre. Le famiglie povere devono avere garanzie sul loro futuro. Il paradosso, poi, è che tra un mese e mezzo i caloriferi saranno spenti in tutta Italia e ora che il provvedimento diventerà operativo le bollette scenderanno al punto che le famiglie beneficiarie potrebbero andare addirittura a credito, visto che il bonus di 200 non pare commisurato all’importo della bolletta”.

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