Il dl bollette oggi in Consiglio dei Ministri

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Oggi alle 11.30 verrà discusso a Palazzo Chigi il decreto contro il caro-energia. Tutte le misure per abbassare i costi in bolletta di imprese e famiglie.

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Dopo continui rinvii e richieste di migliorie arriva finalmente sul tavolo del Consiglio dei ministri (previsto oggi alle 11.30) il dl bollette contro il caro-energia, che dovrebbe dare sollievo in particolare alle aziende energivore e alle famiglie.

È infatti calendarizzata per oggi la discussione sul provvedimento contenente “Misure urgenti a favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, di riduzione dell’onere fiscale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio”.

Il decreto doveva essere discusso in Cdm già lo scorso 19 febbraio, ma ha subìto diversi rimpalli perché la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo riteneva “non soddisfacente” nel dare una risposta “efficace” a famiglie e imprese, con una particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili.

Ieri dopo un’ora di vertice a Palazzo Chigi tra la premier, il titolare del Mase Gilberto Pichetto Fratin e quello del Mef Giancarlo Giorgetti è stata trovata una quadra sul provvedimento.

Alla fine si è passati da 2 a 3 miliardi per finanziare il pacchetto di misure, che dovrebbero essere equamente divise per venire incontro a entrambe le esigenze, di famiglie e imprese.

L’ obiettivo era quello di estendere la platea del bonus sociale bollette, alzando la soglia Isee dagli attuali 9.530 euro a 25mila euro. Dovrebbe inoltre essere previsto un meccanismo a scaglioni in base al quale le fasce Isee più basse dovrebbero ricevere un aiuto più consistente.

Chi ha fino a 9.530 euro di Isee dovrebbe ricevere il bonus attuale e il nuovo, mentre da 9.530 a 25 mila solo il nuovo contributo.

Per quanto riguarda le aziende, le risorse dovrebbero aiutare per metà le imprese energivore e per metà le piccole medie imprese.

Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua, rifiuti ed energia, ha condiviso l’iniziativa del governo per abbassare i prezzi dell’energia: “In questo contesto riteniamo che le energie rinnovabili possano svolgere un ruolo significativo per contribuire a contenerli. Di conseguenza è prioritario accelerare la realizzazione di impianti Fer semplificando i processi autorizzativi, rendendo operativi o accelerando l’approvazione dei provvedimenti già predisposti”.

Da vedere se in Cdm passeranno anche provvedimenti mirati al livellamento del gap Psv/Ttf per ridurre la differenza di prezzo tra il Psv (Punto di Scambio Virtuale), che è il principale hub del gas in Italia, e il Ttf (Title Transfer Facility), che è l’hub di riferimento per il gas nei Paesi Bassi e, più in generale, per il mercato europeo.

La viceministra del Mase Vannia Gava aveva ribadito la necessità di “intervenire con urgenza sul meccanismo di formazione del prezzo del gas” perché “affidarlo al Ttf di Amsterdam, un indice di borsa, favorisce solo speculazioni finanziarie”.

In ballo anche la sospensione del sistema Ets, che sempre Gava aveva definito una “tenaglia per le imprese già sul filo del rasoio”. Altre proposte normative comprendono il potenziamento dell’energy release e il taglio dell’Iva sul gas.

Sul tavolo del Cdm di oggi anche il ddl delega nucleare. Stando allo schema reso noto dal Mase a fine gennaio, si tratta di un provvedimento che affida ai decreti legislativi le tipologie di impianti da installare e le procedure di localizzazione, oltre a prevedere sostegni per gli operatori e l’istituzione di un’Autorità indipendente per la sicurezza.

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