Quanto e cosa pagheremo nelle bollette dal primo ottobre 2018

CATEGORIE:

Sul costo totale del kWh che paghiamo in bolletta, cioè circa 21,7 cent€, oggi il 54,6% dipende dalle materie prime, in aumento di quasi il 16% rispetto al trimestre scorso. Sul costo del metro cubo di gas, 83,07 cent€, la componente energia incide per il 44,1% del totale. Ecco cosa pagheremo per luce e gas.

ADV
image_pdfimage_print

L’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) ha comunicato ieri le nuove tariffe luce e gas per il prossimo trimestre relative al mercato tutelato.

Soprattutto a causa degli incrementi dei costi delle materie prime (metano in particolare), per gli italiani l’elettricità aumenterà in media del 7,6% e il gas dell’6,1%.

Prima di vedere cosa andremo a pagare e per quali componenti che costituiscono le bollette di luce e gas, ricordiamo che la cosiddetta “bolletta 2.0” prevede che nella prima pagina della bolletta venga sempre indicato anche il costo medio unitario (del kilowattora, kWh, o standard metro cubo, smc), come rapporto tra la spesa totale e i consumi fatturati.

Comunque i consumatori che volessero approfondire le diverse voci di spesa, possono richiedere al proprio fornitore gli elementi di dettaglio, ovvero le diverse pagine con la descrizione analitica delle componenti che determinano la spesa complessiva (elementi di dettaglio che saranno sempre forniti in caso di risposta ai reclami).

Come cambia la bolletta elettrica per l’utente tipo

Come abbiamo scritto ieri, l’aumento del costo dell’energia elettrica (+7,6%) è legato principalmente alla forte crescita dei costi di acquisto della materia prima (+7,3% sulla spesa del cliente tipo), oltre che da un leggero adeguamento dei costi di dispacciamento (+0,3% sulla spesa del cliente tipo). Non subiscono invece variazioni le componenti degli oneri generali, così come tutte le componenti di trasporto e distribuzione.

Quindi dal 1° ottobre 2018, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 21,76 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse.

Il prezzo è così suddiviso:

Spesa per la materia energia:

  • 10,21 cent€ (46,91% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, con un aumento del 15,9% rispetto al terzo trimestre 2018;
  • 1,67 cent€ (7,69%) per la commercializzazione al dettaglio, invariata rispetto al terzo trimestre 2018.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:

  • 3,87 cent€ (17,78%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; invariati rispetto al terzo trimestre 2018.

Spesa per oneri di sistema:

  • 3,22 cent€ (14,82%) fissati per legge, invariati rispetto al terzo trimestre 2018.

Imposte:

  • 2,79 cent€ (12,80%), comprendono l’IVA e le accise.

Nello specifico, riguardo agli oneri generali di sistema va ricordato che dal 1° gennaio 2018 le aliquote degli oneri generali relative alle componenti A2, A3, A4, A5, As, MCT, UC4 e UC7 e delle ulteriori componenti da applicare a tutte le tipologie di contratto saranno distinte nei seguenti raggruppamenti:

  • Oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione (ASOS), che include tutti gli oneri fino al 31 dicembre 2017 coperti dalla componente tariffaria A3, con l’esclusione delle voci di costo riferite alla produzione ascrivibile a rifiuti non biodegradabili.
  • Rimanenti oneri generali (ARIM), quindi A2, A4, A5, As, MCT, UC4, UC7 e A3 (solo per rifiuti non biodegradabili).

Come nel trimestre precedente, la componente ASOS, visto la scelta di azzerare la componente ARIM, nel IV trimestre 2018 risulta esserepari al 100% degli oneri generali, ed è ripartita tra i seguenti due elementi:

  • 78,74% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e alla cogenerazione CIP 6/92 (quota della vecchia componente A3), circa 2,5 cent€/kWh;
  • 21,26% per le agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia elettrica (vecchia componente ‘Ae’), circa 0,7 cent€/kWh.

Come cambia la bolletta del gas per l’utente tipo

L’aumento per il gas è determinato principalmente dalla forte crescita dei costi di approvvigionamento (componente CMEM): +4,5% sulla spesa per il cliente tipo, riflettendo il rialzo atteso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa.

In leggera crescita anche la componente per i costi delle attività di approvvigionamento all’ingrosso e i relativi rischi CCR, in crescita nel periodo invernale, +0,3% sulla spesa del cliente tipo.

In aumento la componente relativa al servizio di trasporto (Qt): +1,3% sulla spesa del cliente tipo, dovuto all’aggiornamento del corrispettivo per il servizio di stoccagio (CRVOS), azzerato nel periodo estivo.

Entrambi questi ultimi due adeguamenti erano già stati approvati con delibera dello scorso aprile. Si arriva così al complessivo +6,1% per la spesa del cliente tipo.

Quindi dal 1° ottobre 2018, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo sarà di 83,07 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse.

Sarà così suddiviso:

Spesa per la materia gas naturale:

  • 31,59 cent€ (pari al 38,03% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con un aumento dell’11,2% circa rispetto al terzo trimestre 2018;
  • 5,08 cent€ (6,12%) per la vendita al dettaglio, invariata rispetto al terzo trimestre 2018.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:

  • 14,27 cent€ (17,17%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; in aumento del 6,5% rispetto al terzo trimestre 2018.

Spesa per oneri di sistema:

  • 2,21 cent€ (2,66%), fissati per legge, restano invariati rispetto al terzo trimestre 2018.

Imposte:

  • 29,92 cent€ (36,02%), comprendono le accise (18,40%), l’addizionale regionale (2,44%) e l’IVA (15,18%).
ADV
×