Dopo una lunga attesa, c’è finalmente una data ufficiale dalla quale si potrà chiedere il rimborso o un buono da spendere per l’acquisto di bici (elettriche e non), altri mezzi per la mobilità individuale leggera, come monopattini elettrici, hoverboard etc, o servizi di sharing.
E’ infatti in Gazzetta Ufficiale (vedi sotto) il decreto del ministero dell’Ambiente, di concerto con il MEF, che stabilisce tempistiche, documentazione da presentare e modalità per l’erogazione dell’incentivo introdotto con il dl Rilancio.
Domande dal 4 novembre come presentarle
Il portale a cui presentare le domande sarà operativo dal prossimo 4 novembre (ossia sessanta giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto attuativo, avvenuta il 5 settembre) e si raggiungerà sia direttamente che tramite il sito del Minambiente.
La registrazione all’applicazione si dovrà poi effettuare entro fine anno, usando le credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, mentre le domande si potranno presentare entro il 3 gennaio 2021.
Chi ha già acquistato, a partire dallo scorso 4 maggio, per avere il rimborso, dovrà allegare copia della fattura “o della documentazione commerciale rilasciata”: varrà dunque anche lo scontrino fiscale. I soldi – come ormai noto il 60% della spesa fino a 500 euro – saranno accreditati sull’Iban fornito in fase di registrazione al portale.
Chi ancora deve effettuare l’acquisto, potrà invece richiedere il buono da presentare in negozio per avere direttamente lo sconto (sempre del 60% fino a 500 euro): una volta ottenuto, il coupon va utilizzato entro trenta giorni, ma, in caso di annullamento, si può richiedere sull’applicazione web l’emissione di un buono sostitutivo.
Gli incentivi saranno emessi secondo l’ordine temporale di arrivo delle domande e fino all’esaurimento delle risorse disponibili per l’anno 2020, pari a 210 milioni.
Chi può usufruire del bonus
Dell’agevolazione – ricordiamo – possono fruire i cittadini maggiorenni che hanno la propria residenza nei capoluoghi di Regione o di Provincia (anche se con meno di 50mila abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti e nei comuni delle 14 Città metropolitane (anche al di sotto dei 50mila abitanti), ovvero Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia.
Per essere sicuri che il proprio Comune di residenza rientri all’interno di un’area metropolitana è possibile consultare i relativi siti istituzionali ufficiali, mentre per verificarne la dimensione si deve fare riferimento alla banca dati Istat relativa al 1 gennaio 2019.
Cosa si può acquistare
Diverse le tipologie di mezzi incentivati. Ovviamente sono comprese le normali bici, nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita, le handbike (nuove o usate), i veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, come per esempio monopattini, hoverboard e segway (art. 33-bis del Dl n. 162/2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 8/2020) e i servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi però quelli mediante autovetture.
Il buono può essere richiesto una sola volta, per un unico acquisto e non può essere utilizzato per comprare accessori come caschi, batterie, catene, lucchetti, eccetera.
Le due modalità per ottenere l’incentivo
I cittadini possono acquistare il proprio mezzo incentivato già a partire dallo scorso 4 maggio 2020, presso qualsiasi rivenditore, anche online. La scadenza è invece fissata al 31 dicembre 2020.
In questa prima fase, in cui il portale non è ancora online si paga per intero l’acquisto e si chiederà poi il rimborso, pari al 60% della spesa, fino a un massimo di 500 euro.
Se non si vuole anticipare l’intero importo dell’acquisto, invece, bisogna aspettare il prossimo 4 novembre, quando come detto sarà operativa l’applicazione web per ottenere il buono spesa digitale: dovrà poi essere consegnato ai fornitori autorizzati (che a loro volta si devono registrare sul portale). In questo caso – come detto – si pagherà solo il 40% del prezzo di acquisto, perché lo sconto verrà applicato direttamente da parte del fornitore, che riceverà il rimborso del restante 60%.
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