Per la prima volta dopo 18 mesi caleranno i prezzi elettrici e del gas sul mercato tutelato.
Nel secondo trimestre 2022, infatti, la bolletta elettrica della famiglia tipo con contratto in tutela scenderà del 10,2% e la bolletta del gas vedrà una riduzione analoga, del 10%.
A comunicarlo è la stessa Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) nel suo aggiornamento trimestrale.
La famiglia tipo, ricordiamo, ha un consumo medio annuale di 2.700 kWh e 1.400 metri cubi di gas.
Il presidente Arera, Stefano Besseghini, ha affermato che “in una situazione oggettivamente straordinaria, con un conflitto in atto e una volatilità mai registrata in precedenza sui mercati energetici”, si è deciso di adottare “misure straordinarie a favore dei consumatori, sia per il tutelato che per il libero mercato”.
Arera, evidenzia una nota, ha ridotto la componente tariffaria UG2, relativa alla compensazione dei costi di commercializzazione del gas, a vantaggio di tutti i clienti, che si applica alla fascia di consumi fino a 5mila metri cubi/anno.
Tale intervento “crea il contesto entro cui valorizzare i possibili effetti a sostegno dei clienti finali del monitoraggio dei contratti di importazione del gas naturale, che l’Autorità potrà ora svolgere in base a quanto previsto dal recente decreto-legge n. 21/2022”.
La riduzione complessiva delle bollette è possibile anche grazie alla costante collaborazione con Governo e Parlamento.
L’Autorità, infatti, può confermare l’annullamento degli oneri generali di sistema in bolletta nel prossimo trimestre, grazie a quanto previsto dal decreto-legge 17/22, con cui il Governo ha stanziato le ulteriori risorse necessarie all’intervento, consentendo di alleggerire la bolletta per quasi 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di imprese.
Con le nuove risorse messe in campo, l’Autorità può anche confermare il potenziamento del bonus sociale per il prossimo trimestre e per un numero maggiore di famiglie in difficoltà, innalzando il limite Isee per l’accesso da 8.265 € a 12.000 € (20.000 € per le famiglie con più di tre figli).
Le famiglie beneficiarie sono così diventate più di 3 milioni per il bonus elettrico e oltre 2 milioni per il bonus gas.
L’Arera poi sottolinea che malgrado la prima discesa dei prezzi, resta ancora marcata la differenza di spesa rispetto all’anno scorrevole precedente (anno scorrevole è composto dal trimestre oggetto di aggiornamento e dai tre trimestri precedenti).
In sostanza, la famiglia tipo nell’anno scorrevole compreso tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 spenderà circa 948 euro per la luce e circa 1.652 euro per il gas, rispettivamente +83% e +71% rispetto al periodo 1° luglio 2020-30 giugno 2021.
Le bollette in dettaglio
Guardando più in dettaglio le singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la riduzione è completamente legata al calo della componente materia prima, con un impatto del -10,2% sul prezzo finale della famiglia tipo.
Questo calo è così scomponibile: -8,9% per effetto della voce energia PE, -1,6% legato alla voce di dispacciamento PD, -0,2% per la voce PPE di perequazione, quest’ultima legata ai recuperi degli scostamenti rispetto al trimestre precedente, +0,5% per la voce PCV+DispBT.
Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).
Dal 1° aprile 2022, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 41,34 centesimi di euro per kWh, tasse incluse, così suddiviso:
- 31,02 centesimi di euro (75% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in riduzione del 12,6% rispetto al primo trimestre 2022;
- 1,91 centesimi di euro (4,7%) per la commercializzazione al dettaglio, +11,7% in confronto ai tre mesi precedenti;
- 3,84 centesimi di euro (9,3%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità;
- 0 centesimi di euro per gli oneri di sistema che restano azzerati;
- 4,57 centesimi di euro (11%) per le imposte che comprendono Iva e accise.
Per il gas naturale, l’andamento è determinato dal calo della componente materia prima, basato sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del -1,3% sul prezzo finale della famiglia tipo, dall’intervento straordinario di riduzione dell’8,8% della componente UG2 e da un piccolo incremento della componente delle tariffe di trasporto (+0,1%).
Gli oneri generali anche per il gas sono pressoché a zero e l’Iva rimane al 5% come nel precedente trimestre. Si arriva così a una variazione complessiva per l’utente tipo pari a -10%. Anche i clienti finali del mercato libero beneficeranno della riduzione della componente UG2.
Così dal 1° aprile 2022, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo sarà di 123,62 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, così suddiviso:
- 89,39 centesimi di euro (72,3% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con una riduzione del -2,2% rispetto al primo trimestre 2022;
- 5,60 centesimi di euro (4,53%) per la vendita al dettaglio, con un aumento del 6,2% in confronto ai tre mesi precedenti;
- 15,59 centesimi di euro (12,61%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità, con un aumento dello 0,7% rispetto al primo trimestre 2022;
- -10,16 centesimi di euro (-8,22%) per gli oneri generali di sistema, rispetto al primo trimestre 2022.
- 23,20 centesimi di euro (18,77%) per le imposte che comprendono le accise, l’addizionale regionale e l’Iva.
- Scheda tecnica Arera (pdf)