Bollette: come richiedere il bonus sociale elettrico o gas, un’agevolazione ancora poco usata

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Dal 1° gennaio 2021 lo sconto sulla bolletta elettrica, di gas e acqua per le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico e i nuclei familiari numerosi sarà automatico. Al momento solo un terzo degli aventi diritto ne fa richiesta.

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Dal 1° gennaio 2021 il bonus sociale per la bolletta elettrica, di gas e acqua diventerà automatico e non sarà più necessario presentare la richiesta di ammissione in base all’ultimo decreto fiscale.

Il bonus è riservato alle famiglie in condizioni di disagio economico e fisico e i nuclei familiari numerosi.

Al solito spetterà all’Autorità per l’energia (Arera) definire con provvedimenti ad hoc, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, definisca le modalità di trasmissione delle informazioni utili da parte dell’Inps al Sistema Informativo Integrato, cioè la banca dati delle anagrafiche e dei dati di consumo dei clienti energetici realizzata e gestita dall’Acquirente Unico.

Inoltre, l’Autorità definirà il quadro applicativo per l’erogazione delle compensazioni e, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, le modalità di condivisione delle informazioni relative agli aventi diritto ai bonus tra il Sistema gestito dall’Acquirente Unico e SGAte (Sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche), in modo da assicurare il pieno riconoscimento ai cittadini delle altre agevolazioni sociali previste.

Ricordiamo che il bonus elettrico o gas è uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose.

Il numero di famiglie che ha ottenuto per almeno una volta il bonus, dall’avvio del meccanismo al 31 dicembre 2019 è pari a circa 3 milioni per l’elettrico e di circa 1,9 milioni per il gas.

Le famiglie con un bonus energetico attivo al 31 dicembre 2019 risultano nel complesso in aumento rispetto all’anno precedente per le tipologie di bonus in vigore (elettrico per disagio economico elettrico, gas per disagio economico e elettrico per disagio fisico). Qui, in sintesi, una tabella pubblicata da Arera con i dati dal 2015:

Nel 2019, così come già avvenuto negli ultimi anni, si è assistito alla crescita lenta ma costante del numero complessivo dei beneficiari delle agevolazioni.

Il 78% dei bonus elettrici erogati sono riferiti a rinnovi, cioè a famiglie che erano già beneficiarie di bonus nel 2018, mentre il 22% sono riferiti a nuovi ingressi. In media il 66,68% delle famiglie risulta destinataria sia del bonus elettrico che del bonus gas.

Interessante è il dato sul rapporto fra nuclei familiari potenzialmente destinatari del bonus elettrico e gas, così come individuati sulla base dell’indicatore ISEE, e nuclei familiari effettivamente agevolati: è fra il 31% e il 36%. Un dato tuttavia ancora troppo basso che richiederebbe maggiore comunicazione da parte delle istituzioni.

Come usufruire subito del bonus sociale (per ogni link le modalità specifiche):

Più nel dettaglio, ad esempio, per il bonus elettrico hanno diritto tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica appartenenti:

  1. ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro;
  2. ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
  3. ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza

Ogni nucleo famigliare che ha i requisiti di cui alle lettere a) e b) può richiedere il bonus per disagio economico per la fornitura elettrica, per la fornitura gas e per la fornitura idrica. I titolari del Reddito di cittadinanza, in base alla legge 28 marzo 2019, n. 26, hanno diritto ad accedere al bonus elettrico, gas e idrico anche se la soglia ISEE è superiore a 8.265 euro.

La domanda al momento va presentata presso il Comune di residenza o presso un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane) utilizzando gli appositi moduli. Anche i titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza, devono presentare la domanda recandosi presso Comuni o CAF, con le stesse modalità degli altri soggetti.

È possibile utilizzare un unico modulo (modulo A) per richiedere sia il bonus per disagio economico per le forniture elettrica, gas e idrica. In questo modo si compila una sola volta la domanda di ammissione allegando i documenti necessari da consegnare in Comune o al CAF.

Per presentare la domanda servono i seguenti documenti:

  • documento di identità
  • eventuale allegato D di delega (se la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura)
  • modulo A compilato.
  • attestazione ISEE in corso di validità
  • allegato CF con i componenti del nucleo ISEE

Oltre a questi documenti le famiglie numerose dovranno compilare anche:

  • allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l’ISEE è superiore a 8.265 euro (ma entro i 20.000)

Il valore del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica ed è aggiornato annualmente dall’Autorità. Per l’anno 2020 questi sono i valori :

  • Numerosità familiare 1-2 componenti: 125 €
  • Numerosità familiare 3-4 componenti: 148 €
  • Numerosità familiare oltre 4 componenti: 173 €

L’importo del bonus viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un’unica soluzione, ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Ogni bolletta riporta una parte del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta fa riferimento.

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