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Auto elettrica, siglato maxi contratto tra BMW e Northvolt per le batterie

Del valore di 2 miliardi di euro per la fornitura di celle al litio, realizzate nella gigafactory svedese.

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Iniziano a prendere forma i contorni di un “ecosistema” europeo delle batterie per veicoli elettrici, basato sulla produzione made in Europe di accumulatori al litio con particolare attenzione ai criteri di sostenibilità ambientale (uso di energie rinnovabili, processi di recupero/riciclo delle batterie a fine vita).

Nella corsa sempre più veloce verso l’elettrificazione delle auto, BMW ha siglato un contratto da 2 miliardi di euro con l’azienda svedese Northvolt, per la fornitura di lungo termine di celle per le batterie al litio.

Northvolt, si legge in una nota, sta costruendo una super-fabbrica a Skelleftea, nel nord della Svezia; la gigafactory inizierà la produzione nel 2024 utilizzando energia di origine 100% rinnovabile (da impianti eolici e idroelettrici).

BMW, che punta ad avere 25 modelli elettrificati plug-in entro il 2023, spiega che Northvolt è diventato il terzo fornitore di batterie per il colosso automobilistico tedesco, dopo i contratti già firmati con CATL – l’azienda cinese che sta realizzando uno stabilimento a Erfurt, in Germania – e Samsung SDI.

Intanto a febbraio la Commissione europea aveva dato via libera alla joint-venture tra PSA e Total, tramite la società controllata da quest’ultima, Saft, specializzata nella fabbricazione di batterie, allo scopo di creare una nuova società comune, Automotive Cells Company (ACC).

Si sta quindi sviluppando una filiera industriale europea nel campo delle batterie per le auto elettriche, che proverà a contrastare l’attuale dipendenza dai fabbricanti esteri, soprattutto asiatici; secondo Bruxelles, saranno necessarie 10-25 gigafactory al 2025 nel nostro continente per soddisfare la crescente domanda di batterie e competere con i produttori stranieri.

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