“Invece di danneggiare il settore con una spalmatura obbligatoria degli incentivi su più anni per tutti gli impianti fotovoltaici sopra una determinata potenza, è possibile ottenere un risultato per lo meno uguale, come riduzione dei costi, mediante un’asta (o più aste) per l’assegnazione del rimborso anticipato degli incentivi residui ai produttori fotovoltaici che abbiano offerto i tassi di sconto più elevati”.
E’ questa la controproposta di FREE, il coordinamento delle associazioni delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, in risposta allo spalma-incentivi obbligatorio ventilato nell’ambio del piano per tagliare del 10% le bollette delle Pmi.
Il costo dell’operazione suggerita, spiega il coordinamento in un comunicato, verrebbe coperto dalla emissione di obbligazioni a tassi di interesse inferiori alla soglia minima del tasso di sconto fissato per partecipare all’asta.
“Questa proposta, fatta pervenire in via informale ad ambienti del MiSE già il 30 aprile scorso, è stata successivamente comunicata anche agli esponenti del mondo politico e bancario, oltre che a operatori del settore. Confortati dal consenso acquisito, la rendiamo pubblica in una versione che tiene conto dei suggerimenti ricevuti. Su questa base si può trovare una soluzione positiva”, ha dichiarato stamani G.B. Zorzoli, presidente del Coordinamento FREE.