Proprio lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, sul quale la Toscana ha puntato in linea con quanto stabilito dall’Ue, è il tema su cui si sofferma l’assessore parlando delle potenzialità che il cambiamento culturale in corso aprirebbe alla regione. «L’anno scorso – ha detto – varando il suo Piano energetico, la Toscana si è data degli obiettivi sull’incremento delle rinnovabili che ritenevamo ambiziosi, ma i risultati sono eccezionali: se oggi autorizzassimo tutte le domande per l’installazione di parchi eolici per cui è stata fatta richiesta di valutazione di impatt o ambientale, avremmo già raggiunto i 450 Mw da eolico, superando abbondantemente il nostro traguardo di 300 Mw al 2020».
La Regione vuol andare avanti su questa strada, approfittando di quella che l’assessore definisce «una nuova, buona, filosofia, che concilia economia e ambiente». Tra gli strumenti dei quali la Toscana si è dotata per tradurre in pratica quanto scritto nel suo Piano energetico ci sono interventi trasversali che riguardano la mobilità, le politiche per la casa e bandi specifici per finanziare la ricerca e l’innovazione. «Abbiamo destinato 50 milioni di euro di provenienza europea – ha aggiunto l’assessore – a tutte quelle imprese e pubbliche amministrazioni che investiranno in fonti rinnovabili e sistemi per aumentare la propria efficienza energetica. Ma abbiamo voluto investire anche sul futuro, finanziando la ricerca applicata con altri 10 milioni riservati a progetti presentati insieme da Università e imprese».
Pamela Pucci
10 luglio 2009