Quali scenari si prospettano a seguito della deliberazione del 5 maggio 2017 dell’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, che ha stabilito l’apertura del mercato per il servizio di dispacciamento anche alle unità di produzione da fonti rinnovabili e ai sistemi di accumulo, nonché l’istituzione di progetti pilota per la costituzione di una disciplina normativa completa sull’argomento?
A questa domanda si è cercato di rispondere durante il convegno “Aggregare gli impianti: la nuova frontiera di fotovoltaico e accumulo”, che si è tenuto l’8 novembre scorso nell’ambito della Fiera Key Energy di Rimini.
La Deliberazione – spiega una nota riassuntiva del convegno – è nata dalle crescenti problematiche di “sbilanciamento” della rete elettrica dovute, da un lato, alla sempre maggiore variabilità dei consumi elettrici, e, dall’altro, all’imprevedibilità della produzione da fonti rinnovabili (a causa alla non continua e certa disponibilità della fonte).
Questi fattori hanno determinato un crescente disallineamento tra domanda e offerta di energia elettrica, causando un innalzamento dei costi di gestione di rete e difficoltà inerenti la continuità della fornitura elettrica.
Grazie alla Deliberazione – si evidenzia nella nota – i sistemi di accumulo potranno essere “aggregati” in modo da creare un impianto di produzione elettrica virtuale (virtual power plant o aggregatore) capace di fornire alla rete elettrica nazionale servizi di dispacciamento tali da bilanciare il disequilibrio tra domanda e offerta elettrica.
In questo contesto, l’amministratore di SENEC Italia Ing. Andrea Cristini ha presentato il caso di studio della casa madre tedesca, che ha attivato nel 2014 il progetto denominato “Econamic Grid”.
Il progetto ha visto l’aggregazione di circa 3.500 sistemi di accumulo gestiti dalla centrale di controllo SENEC. Gli accumulatori SENEC consentono la gestione centralizzata grazie al sofisticato sistema di monitoraggio di cui sono dotati di serie.
“Sulla scia dell’esperienza in Germania, anche in Italia SENEC creerà una rete virtuale dei sistemi di accumulo installati capace di fornire servizi di dispacciamento alla rete elettrica e questo costituirà un’opportunità di risparmio aggiuntiva per i proprietari di accumulatori SENEC”, spiega l’azienda.
“Il vantaggio potrà estendersi anche a tutti gli italiani dal momento che – come ha evidenziato Cristini al convegno – ci si aspetta per l’Italia, grazie ai servizi di rete resi dagli aggregatori, la stessa consistente riduzione dei costi di gestione di rete avuta in Germania”.
Il progetto si inserisce nell’ambito del servizio SENEC.Cloud, disponibile nel 2018 anche per il mercato italiano, che consentirà ai clienti SENEC di raggiungere il 100% di autoconsumo dell’energia fotovoltaica prodotta e di gestire e consumare la propria energia in totale autonomia e flessibilità. Una soluzione che rivoluzionerà il mercato dell’energia in Italia.