Todde sulla moratoria Fer: “Non potevamo bloccare impianti già autorizzati”

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Il chiarimento della presidente sarda dopo un’accesa protesta a Oristano. Intanto è stata pubblicata la delibera sulla cabina di regia per le aree idonee.

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L’arrivo di alcune pale eoliche al porto di Oristano ha infiammato ulteriormente le proteste locali in Sardegna contro l’installazione di impianti.

Dopo giorni di contestazione sul posto, la tensione massima si è toccata nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando la polizia ha dovuto scortare i camion con il carico fino al luogo previsto per la futura realizzazione del sito eolico, nel territorio di Villacidro.

Il dibattito pubblico sull’accaduto ha inevitabilmente coinvolto la presidente della Sardegna, Alessandra Todde, che nella serata di ieri (18 luglio) ha chiarito il perimetro della moratoria Fer varata con legge regionale n. 5/2024, oltre alla storia autorizzativa del nuovo impianto nel sud dell’Isola.

“La nostra legge transitoria di salvaguardia non blocca e non avrebbe potuto bloccare le opere già autorizzate e per le quali i lavori sono iniziati precedentemente alla sua approvazione”, scrive la presidente.

Quindi, “lo ribadisco ancora una volta: la legge 5 è efficace per quanto riguarda il blocco di tutte le iniziative per le quali i lavori non avevano già avuto inizio precedentemente alla sua entrata in vigore. Le polemiche sulla sua efficacia sono pretestuose e non ricevibili, sembrano mirare a screditare il duro lavoro portato avanti dalla Giunta per porre rimedio ai disastri delle Amministrazioni precedenti e bloccare così le speculazioni sulle rinnovabili” (in allegato la delibera di Giunta che istituisce una cabina di regia per individuare le aree idonee).

Proprio nel riferimento al passato, Todde colloca l’iter che ha portato all’impianto contestato questa settimana: “Si tratta di un’infrastruttura autorizzata nel 2020, per la quale i lavori sono partiti ad aprile 2023”.

Il chiarimento complessivo è anche il tentativo di inquadrare meglio i valori in campo: “Gli impianti non bloccabili” attraverso la moratoria, “sono solo una minima parte di quelli per i quali è pervenuta una richiesta di autorizzazione. La stragrande maggioranza è stata di fatto bloccata dalla legge 5”.

Nell’agenda di ieri della presidente anche un incontro con Anci Sardegna in cui è stata condivisa una contrarietà nei confronti dell’eolico offshore ma anche per impianti in aree agricole: “Ho parlato con l’assessore all’agricoltura – dice la presidente sarda – e non vuole diventare l’assessore all’eolico”.

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