Circa l’eolico offshore, “stiamo lavorando su partnership industriali e tecnologiche che si possono realizzare con coloro che sono più avanti di noi in questa tecnologia, come i cinesi. Me ne sono occupato nella recente missione a Pechino e su questo si svilupperà l’accordo bilaterale del mio ministero col ministero dell’Industria e della Tecnologia cinese, che sarà sottoscritto durante la missione del primo ministro Giorgia Meloni e che sarà realizzato nei prossimi giorni”.
Lo ha annunciato ieri a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la presentazione di uno studio sul futuro dell’eolico marino in Italia, commissionato dall’Anev a Nomisma Energia e su cui pubblicheremo a breve un approfondimento specifico.
Urso ha precisato che l’iniziativa non riguarda solo l’eolico offshore e farà parte di una serie di partnership su “tecnologia green e mobilità elettrica” in generale.
“L’eolico marino rappresentano una delle potenzialità più significative sia per contribuire alla produzione energetica del nostro Paese, sia per rafforzare il suo sistema industriale”, ha aggiunto.
Urso ha anche annunciato che un disegno di legge collegato alla scorsa manovra economica sarà portato in Consiglio de ministri “nella ripresa in settembre, per realizzare finalmente nel nostro Paese la legge quadro sulla blu economy, che riguarda tutti i settori produttivi, e certamente anche l’eolico sul mare”.
Urso ha quindi ricordato come il Dl Energia abbia “individuato due porti nel Mezzogiorno, dove realizzare infrastrutture idonee a garantire lo sviluppo degli investimenti nel settore della cantieristica navale, per la produzione e l’assemblaggio di piattaforme galleggianti necessarie all’eolico”.
L’obiettivo del Governo è che il nostro Paese sia non solo un consumatore ma si rafforzi sempre di più anche come produttore di energia, ha dichiarato il ministro.