Ricarica auto elettriche: “impossibile usare le risorse del Pnrr”

L'allarme dell'associazione Motus-E sulle criticità tecniche dei bandi pubblicati dal Mase. L'Italia rischia di perdere fondi per centinaia di milioni di euro.

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L’Italia rischia di perdere centinaia di milioni di euro con cui installare nuove colonnine per i veicoli elettrici sul territorio nazionale.

L’allarme arriva da Motus-E, associazione italiana che promuove la mobilità a zero emissioni, in riferimento ai fondi Pnrr destinati alle infrastrutture di ricarica delle auto “alla spina” e in particolare ai bandi pubblicati nei giorni scorsi dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per finanziare 6.500 punti di ricarica con oltre 270 milioni di euro.

Questi bandi, spiega una nota di Motus-E, “presentano infatti una serie di criticità tecniche, che allo stato attuale rendono impossibile la messa a terra delle risorse a disposizione”.

A rischio non è solo la prima tornata di gare, “con soli 28 giorni a disposizione per presentare le proposte, ma l’intero progetto del Pnrr di installare 21.000 infrastrutture di ricarica in tutta la Penisola” al 2025, con 713 milioni di euro complessivamente disponibili.

L’impianto normativo, infatti, evidenzia il segretario generale dell’associazione, Francesco Naso, “conferma le problematiche già sollevate a più riprese e in parte ereditate dal precedente esecutivo, che riguardano in primis le tempistiche, la poca chiarezza delle definizioni usate nei decreti e l’ampiezza degli ambiti di gara”.

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